Perego, 21 maggio 2012 - Don Mario Bonfanti, l'ex parroco di Perego "licenziato" a fine febbraio per le sue prese di posizione a favore delle coppie omosessuali e di fatto ed i sacramentri ai divorziati, sarebbe stato esonerato non dai vertici della Curia milanese ma addirittura dai porporati del Vaticano. Lo rivela
lo stesso sacerdote 41enne, nativo di Pagnano di Merate
, in una lunga ed accorata lettera aperta in cui spiega quello che cosa è successo e la situazione che sta affrontando.

Dopo tre mesi di stretto riserbo il prete per la prima volta ha deciso di rompere il muro di silenzio dietro al quale si è trincerato.Lo ha fatto dalle pagine di Facebook, quel pulpito virtuale che gli aveva fatto perdere il posto, attraverso la bacheca del gruppo "Io sto con don Mario" nato in suo sostegno. "Ora, dopo questo tempo di riflessione e confronto, ho deciso di intervenire io direttamente - si legge nella missiva pubblica -. Vi ringrazio di
cuore per il vostro appoggio, il vostro sostegno
e la condivisione di una causa che non è tanto e solo mia, ma
solleva istanze plurime che l'istituzione ecclesiastica fatica ad a scoltare e che, comunque, sono oggigiorno sempre più urgenti".

Nello scritto confida che il suo allontanamento dalla piccola comunità brianzola non è stato voluto dal
Cardinale di Milano Angelo Scola, ma dai responsabili della Congregazione del clero e di quella della Dottrina della fede, che un tempo veniva chiamata come Sacra rota o Inquisizione. "Quindi la vicenda è seria e delicata", rivela il religioso. Motivo per il quale dopo la veglia di preghiera, l'imponente fiaccolata di solidarietà e la consegna di un migliaio di firme in sua difesa in Arcivescovado a Milano ha scelto di "evitare di inasprire le posizioni", per non arrivare allo strappo definitivo con le gerarchie ecclesiastiche che per lui
potrebbe significare anche la sospensione dal ministero.

"Ora voglio dichiarare che desidero con tutto me stesso seguire la strada battuta da Gesù, il quale, di
fronte al muro di incomprensione e chiusura delle gerarchie religiose del suo tempo, ad un certo punto ha rinunciato a rivendicare le proprie ragioni e si è lasciato far fuori". "Per cui io desidererei che non ci fossero più iniziative pubbliche o manifestazioni di piazza o eventi eclatanti con risonanza mediatica -
conclude lo scritto -. Questa la mia scelta e la mia proposta". Ma è ugualmente disponibile a "continuare con serietà e ponderatezza e diligenza una riflessione e un cammino alla luce del Vangelo" con coloro che lo desiderano.
 

di D.D.S.