Merate, 2 maggio 2012 – Più che la festa del XXV Aprile o del I Maggio, per Sergio Bazzea, vicesegretario regionale del Sulpm, Sindacato unitario lavoratori di Polizia municipale, quella che si sta vivendo in questi giorni a Merate è una sorta di 8 settembre. Il sindaco Andrea Robbiani ha infatti firmato “l'armistizio” con i vigili urbani, che torneranno in città, dopo essere stati trasferiti d'ufficio a Robbiate in seguito alla stipula della convenzione per la costituzione di un corpo intercomunale con Robbiate appunto, Paderno d'Adda, Verderio Inferiore e Verderio Superiore.

Un trasloco molto problematico, sia per i ghisa, costretti in ambienti angusti con spogliatoi unici per uomini e donne, e soprattutto per i cittadini che gli agenti non li hanno più visti in giro. “Finalmente si è posto fine a questo disastro operativo – inneggia il sindacalista - ! finalmente i meratesi ritorneranno ad avere i propri vigili!”. E ancora. “Il sindaco di Merate ha preso atto che le critiche avanzate dal Sulpm circa la necessità di rivedere i contenuti organizzativi della convenzione oltre che giuste, erano tese unicamente a garantire un migliore e più incisivo intervento della Polizia locale a favore dei cittadini”.

Bazzea punta il dito anche contro lo stillicidio di richiami disciplinari contro gli operatori in divisa che sono piovuti a più riprese contro sette unità per motivi anche banali, come ad esempio l'assentarsi per espletare i bisognini senza comunicarlo alla centrale operativa. E infatti sei dei sette provvedimenti sono stati poi archiviati “per manifesta infondatezza degli addebiti o per palesi violazioni delle procedure, così come rilevato dal sindacato in difesa dei lavoratori”. “Il re è nudo, anzi il sindaco, anche questa volta”, conclude Bazzea.

D.D.S.