Costa Masnaga, 25 aprile 2012 - L'Enpa ha denunciato il parroco, don Aurelio Redaelli, per abbandono di animali. La querelle sull’area dell’ex Fabbricone, dove è attualmente ospite una colonia felina, finisce in un’aula del tribunale. La vicenda ha origini lontane: con l’abbandono dell’attività industriale una ventina di gatti hanno trovato la loro dimora all’interno degli ex capannoni. Due volte al giorno i volontari si recavano su quell’area per portar loro il cibo. Il passaggio è però obbligato e l’accesso avviene da alcuni mesi su aree di proprietà della parrocchia. Nelle ultime settimane il sacerdote ha negato il passaggio ai volontari dell’Ente nazionale per la protezione degli animali di raggiungere gli ex capannoni del Fabbricone per portare il cibo alla colonia felina.

Don Aurelio Redaelli ha dapprima diffidato i volontari dal passaggio e successivamente la zona è stata recintata. Il sindaco, Umberto Bonacina, ha cercato di fare da paciere tra volontari e parroco, prospettando anche una soluzione: acquistare un appezzamento di terreno e creare un nuovo varco verso l’ex area industriale. Anche questa soluzione è stata scartata. I volontari dell’Enpa, impossibilitati a svolgere il loro lavoro, e temendo per la colonia felina, chiedono ora giustizia. Nei giorni scorsi gli avvocati Paolo Baio e Fabrizio Goretti, legati dell’Enpa, hanno depositato in Procura la denuncia nei confronti del parroco. Don Aurelio Redaelli dovrà rispondere dell’accusa di abbandono di animali e mancata somministrazione di cibo. «Abbiano tentato ogni soluzione bonaria – sostiene l’avvocato Paolo Baio – per venire incontro alle diverse esigenze, purtroppo da una parte non c’è stato dialogo e a questo punto sarà il giudice a decidere».