Merate, 9 marzo 2012 - Don Matrio Bonfanti, il sacerdote 42enne ex parroco di Perego "licenziato" dalla curia di Milano per le sue prese di posizione pubbliche a favore delle coppie omosessuali, delle unioni di fatto e dei sacramenti ai divorziati, dopo una settimana di silenzio per non fomentare le polemiche, torna a far sentire la sua voce e ad esprimere il proprio parere su questioni spinose, come la pedofilia nella chiesa, la formazione dei preti e il celibato.Lo fa parlando della vicenda del suo confratello comasco don Marco Mangiacasale arrestato nei giorni scorsi per violenza su minore.

Anche questa volta per diffondere il suo pensiero utilizza il proprio profilo Facebook, da cui in diverse occasioni si è scagliato contro le gerarchie vaticane e le ipocrisie sui gay nell'ambito della dottrina cattolica. "Questa notizia purtroppo mi lascia nello sconcerto - si legge in un post - Sono davvero desolato e preoccupato che purtroppo anche alcuni preti sfruttino la loro posizione per abusare di persone minorenni per loro scopi sessuali. Questo fatto apre in me numerosi interrogativi... sulla formazione dei candidati al sacerdozio e anche sul celibato dei preti".

Sono tematiche, quelle relative al percorso vocazionale e alla scelta dei preti, a cui lui è particolarmente sensibile. Prima di essere ordinato ha infatti dovuto girare tre posti: il seminario del Pime, quello dei Carmelitani e infine la diocesi di Ales Terralba, il cui vescovo ha infine accettato di imporgli le mani. Inoltre ha frequentato master di life coaching proprio per aiutare e guidare i fedeli ma non solo durante la varie fasi dell'esistenza. Un'altra questione a cui è particolarmente attento è certamente quella della sessualità e dell'affettività individuale, come dimostrato appunto dalle sue riflessioni sul diritto ad esprimersi liberamente in base alle proprie tendenze.

di D. D. S.