Santa Maria Hoè, 18 settembre 2011 - La comunità di Santa Maria Hoè ieri sera, lunedì, si è radunata per una messa di suffragio per padre Fausto Tentorio, il missionario di 59 anni originario del paese ucciso nelle Filippine. La celebrazione è stata presieduta dal vicario episcopale di Lecco monsignor Bruno Molinari che ha porto il saluto e le condoglianze dell’arcivescovo di Milano Angelo Scola, il quale ha seguito la cerimonia dal suo appartamento in Curia. Il vicario a inizio dell’Eucarestia ha parlato di “inquietante oscurità di questo momento”, ma anche di “perdono di chi ha compiuto un gesto insano” ed ha ricordato le popolazioni “rimaste orfane”.

L’omelia invece è stata affidata ad un confratello del Pime del sacerdote assassinato il quale ha spiegato che padre Fausto probabilmente ha pagato con la vita la sua attenzione delle popolazioni indigene, che ha aiutato a riappropriarsi della terra da cui erano state scacciate. Più volte durante l’intervento ha parlato di martirio ed ha raffigurato il prete come un martire. “Quanto succede nelle Filippine dove sono già morti tre missionari - ha concluso - dovrebbe spronare anche la Chiesa italiana a stare sempre con gli ultimi”. Alla veglia hanno partecipato decine di confratelli e centinaia e centinaia di persone tanto che molti sono dovuti rimanere al freddo sul sagrato. In concomitanza con le esequie del sacerdote 59enne, che si svolgeranno nella parrocchia della sua missione, verrà istituita una giornata di lutto cittadino. Il feretro verrà tumulato poi sempre ad Arakan, accanto a quello dell’amico padre Tillio Favalli, anche lui missionario del Pime nelle Filippine ammazzato l'11 aprile 1985.