Lecco, 17 ottobre 2011 - "Mio fratello penso sia stato ucciso per vecchi rancori". E' questa l'ipotesi formulata Felice Tentorio, fratello del missionario del Pime assassinato nelle Filippine. Il fratello si don Fausto ritiene che all’origine dell’uccisione ci sia una vendetta. Già otto anni fa il missionario lecchese era sfuggito a un attentato, riuscendo a nascondersi in un’abitazione di campagna. I familiari che vivono a Santa Maria Hoè hanno saputo dell’uccisione prima dell’alba, quando sono stati avvisati dal Pime. Poi e’ stato tutto un succedersi di telefonate di conoscenti inorriditi dall’accaduto.

 

"Ho chiesto ai suoi collaboratori quale poteva essere la spiegazione di un gesto tanto crudele - racconta - mi hanno detto che non risultavano essere giunte delle minacce. Pensano che l’assassinio potrebbe essere legato a vecchi rancori, dovuti al suo impegno a favore delle popolazioni locali. Fausto ha sempre difeso gli abitanti della zona dai latifondisti che volevano espropriare i terreni".