Rovagnate, 8 settembre 2011 - Niente stabilimenti della “Fratelli Beretta” a Rovagnate. Il sindaco Marco Panzeri ha respinto il piano formulato dai vertici del noto marchio di salumi e insaccati. I quali avevano presentato istanza per impiantare 60mila metri quadri di nuovi capannoni nel cuore del Parco del Curone, su un terreno attualmente agricolo da trasformare in industriale. In cambio, oltre a pagare le opere di urbanizzazione previste dalla legge, avrebbero sborsato un altro milione e mezzo di euro per il restauro del palazzo municipale. Sul piatto anche l’ipotetica assunzione di circa 350 persone.

 

Ma per il primo cittadino la cifra offerta è troppo bassa, dato che il valore dell’area interessata dal piano schizzerebbe dai circa 300mila euro di adesso a almeno oltre 6 milioni. Senza dimenticare che verrebbe cancellato di colpo un polmone verde e che l’Amministrazione si sarebbe dovuta fare carico di una nuova strada di accesso per il transito quotidiano di decine di mezzi pesanti, con il conseguente aumento del traffico e dell’inquinamento. Soprattutto però il sindaco chiedeva che nell’ambito del rilancio occupazionale fosse data la precedenza ai lavoratori delle aziende del territorio in crisi.

 

Ma su questo i delegati del famoso gruppo non hanno voluto lanciare alcun segnale di apertura. Dunque almeno il momento non si farà nulla. “Il Comune ha chiesto troppo - commenta l’assessore provinciale al Territorio Gianluca Bezzi - specialmente in periodi di crisi”. “Io non svendo gli interessi dei cittadini e del territorio - replica Panzeri - e non voglio che si pensi che sia sul libro paga di qualcuno quando tra qualche anno si sarebbero viste le reali conseguenze di una simile scelta”.