Lecco, 4 ottobre 2011 - L’avventura di Delpiano e Magni sulla panchina del Lecco è arrivata al capolinea. L’umiliante sconfitta (4-0) contro il Cuneo - quarto ko in sei gare di campionato - ha posto la società di fronte alla necessità di una svolta immediata.

«Eravamo pronti a questa evenienza nel caso fosse precipitata la situazione», ha spiegato il presidente Sergio Invernizzi nel tardo pomeriggio di ieri. Parole spese prima del summit dei vertici societari, che si è protratto fino a tarda sera e dal quale è arrivata la notizia ufficiale dell’esonero della coppia.

 

Il successo è Maurizio Pellegrino, tecnico siciliano di 45 anni che ha già allenato la squadra bluceleste nel 2009, in prima divisione. Al termine della stagione regolare, arrivò 15° e ottenne la salvezza dopo i playout con la Sambenedettese. Resta lui il candidato numero uno per la panchina. Questa la situazione all’indomani del deludente 4-0 subìto a Cuneo. La partita che avrebbe dovuto segnare il grande rilancio della squadra si è trasformata bnvece nella sconfitta più disastrosa di quest’avvio di stagione stentato.

In terra piemontese si sono infrante le aspettative lasciando spazio alle pecche che hanno evidenziato l’inconsistenza collettiva di un complesso che sta andando alla deriva. Tutti hanno giocato male, eccetto il generosissimo Fall che con caparbietà e impegno ha lottato fino al termine. La squadra è desolatamente ultima in classifica con due punti e con una differenza di meno otto tra gol fatti e subiti. La difesa, con 12 gol incassati, è la seconda più perforata del girone (solo la Sambonifacese sta facendo peggio) mentre l’attacco è il più sterile con appena quattro reti realizzate, a pari merito (si fa per dire) con Valenzana e Renate. Sono fredde cifre che mettono a nudo il disagio di una squadra che era partita per disputare un campionato di vertice. Il Lecco non cominciava così male dal campionato 1983/84, categoria Interregionale.