Piombo nocivo per l'ambiente, cacciatori imbufaliti

Esino, 4 ottobre 2011 - Cacciatori sul piede di guerra. L’unica zona di prova per la taratura delle carabine prevista dalla legge e per i tiri di allenamento è a rischio. Sono in corso alcune verifiche da parte della polizia provinciale per stabilire la presenza e quantificare possibili inquinamenti prodotti da piombo nella struttura posizionata in località Ortanella.

Un sopralluogo sul campo è già stato effettuato e i proprietari della zona di prova hanno consegnato i registri degli iscritti. Nodo del contendere è la presenza di piombo, presente in quantità elevata nei proiettili, segnalato dagli ambientalisti come una possibile fonte di inquinamento dell’area. Le verifiche in corso dovranno stabilire quanto piombo si è disperso nell’ambiente in questi anni e capire se vi siano rischi per la salute. Di fatto non è disponibile un registro di carico atto a stabilire la quantità di colpi sparati. Le stime effettuate però parlano, in base al numero di iscritti e alle presenze per sessioni di tiro, di una quantità di piombo tra i 400 e i 500 chilogrammi accumulati negli ultimi dieci anni.

È già stato stabilito che nella zona non sono presenti falde acquifere e questo è certamente un punto a favore per i gestori della zona di prova carabine. Resta il fatto che nella zona non è mai stata effettuata o prevista la raccolta palle, tutti i proietti sono nel terreno. Ora sarà da stabilire quale strada prenderà l’indagine in corso. Da queste risultanze arriveranno gli eventuali provvedimenti. Tra le possibili soluzioni potrebbe esserci una bonifica della zona utilizzata per il tiro per la rimozione delle ogive che si sono accumulate.

Potrebbe anche essere messo a punto un sistema di parapalle a raccolta che servirà per accumulare il piombo e poi rimuoverlo. Alla base di tutti questi eventuali provvedimenti resta però da stabilire la reale pericolosità della situazione in essere. I tecnici potrebbero anche decidere che questo tipo di munizioni nelle quantità utilizzate non rappresenti un rischio per l’ambiente e per l’uomo.