Cortenova, 24 agosto 2011 - Se ne è andato nella notte ad appena 26 anni. Moreno Mascheri è morto nel sonno: lo ha trovato privo di vita nel suo letto la madre, che era andata per svegliarlo verso le sei e mezzo. Moreno Mascheri era molto conosciuto in Valsassina, dove le Comunità sono ancora molto coese e i giovani frequentano gli stessi luoghi di ritrovo. Viveva a Prato San Pietro, frazione di Cortenova, con i genitori e il fratello maggiore, Giordano. Lavorava come magazziniere da circa sei anni alla Termoidraulica Scola di Ballabio e da ragazzino era stato anche una promessa dello sci di fondo. Una passione che aveva ereditato da papà Antonio, ex fondista e colonna dello Sci club Primaluna. Era rientrato dalle ferie proprio nella giornata di lunedì. Al termine della prima giornata di lavoro Moreno avrebbe trascorso la serata con amici: una partita a beach volley, una spaghettata e poi era rientrato a casa intorno a mezzanotte.

 

Mistero su cosa possa essere successo. Ambienti vicini alla famiglia hanno fatto sapere che la causa di una morte così improvvisa e sconcertante potrebbe anche essere stata una banale congestione. Moreno si sarebbe alzato di notte per il gran caldo che in questi giorni si fa sentire anche in Valsassina e poi avrebbe deciso di rinfrescarsi con una bevanda fredda da frigo. Di qui la congestione fatale. Fatto sta che la madre, non vedendolo comparire, intorno alle sei e mezza è andata nella sua stanza per svegliarlo. Era l’ora di alzarsi per andare al lavoro. Moreno non ha risposto. Poi è scattato immediato l’allarme, sono arrivati i soccorsi ma non c’è stato nulla da fare.

 

È giunto sul posto anche un elicottero ma ormai non c’era più nulla da fare. I primi rilievi medici sul corpo del giovane hanno però constatato che si è trattato di una morte naturale e pertanto non si è resa necessaria nemmeno l’autopsia. I funerali di Moreno Mascheri verranno già celebrati nella giornata di oggi, nella chiesa di Prato San Pietro, alle 17. La famiglia, gli amici sparsi per tutta la Valsassina si ritroveranno per l’ultimo saluto a un ragazzo strappato troppo presto alla vita. «Me lo ricordo ancora con gli sci ai piedi, espansivo e gioviale - ci racconta Natalino Arrigoni, ex campione di fondo e consigliere Fisi Lecco -. Era da un po’ di anni che aveva smesso ma da giovane aveva raggiunto anche buoni risultati. Poi, come spesso succede, ha dovuto fare una scelta: non era riuscito ad entrare in un Corpo militare e allora aveva deciso di abbandonare».

 

Sulle modalità della morte, Arrigoni si dice stupefatto. «È incredibile che possa accadere a un ragazzo di questa età. Non posso pensare che avesse una malformazione altrimenti - fa notare l’ex campione di fondo - le molte visite mediche a cui si era sottoposto in passato l’avrebbero evidenziato». Tristezza anche alla Termoidraulica Scola di Ballabio. «è una notizia difficile da accettare. Era un gran lavoratore e aveva una carattere espansivo - spiega un collega -. Lo sci di fondo era rimasto nel suo cuore: qualche volta prendeva dei giorni di ferie per andarsi a fare dei giretti».