Valmadrera, 29 novembre 2010 - No all'aumento dei rifiuti nel vicino inceneritore della società pubblica Silea. L’Amministrazione comunale, all’unanimità, hadetto «no» al progetto della Regione che prevede l’aumento dei rifiuti che si possono incenerire nell’impianto. Il progetto regionale prevede, per il forno provinciale lecchese, un aumento dalle attuali 87 alle 123mila tonnellate all’anno (cioè dalle 264 alle 374 tonnellate di rifiuti bruciati al giorno). «Non è la prima volta che diciamo no a queso progetto - sottolinea il sindaco Marco Rusconi - le tonnellate da bruciare devono restare le attuali 87.

 

Un aumento, quello richiesto dalla Regione, che comporterebbe per il termovalorizzatore un incremento della quantità di agenti inquinanti emessi in atmosfera». Ma non solo: «Aumentare i rifiuti da bruciare significherebbe anche un aumento di mezzi in circolazione. Una soluzione inacettabile per una zona e un territorio come il nostro dove sono presenti oltre a decine di insediamenti produttivi anche molte abitazioni». Al forno inceneritore giornalmente arrivano oltre 30 Tir carichi di immondizia raccolta nei Comuni associati.

 

L'impianto è tenuto sotto osservazione dalle associazioni ambientalistiche che temono la possibile fuoriuscita di inquinanti. In passato hanno più volte segnalato problemi, quantomeno di convivenza poi risolti. Con il parere contrario da parte del Comune, che ospita l’impianto, girato alla Regione Lombardia ora si attende la risposta del Pirellone. Il forno inceneritore dei rifiuti è stato fra i primi realizzati in Lombardia ed è uno dei più importanti tanto che brucia 14mila tonnellate di rifiuti speciali l’anno. Un limite che l’Amministrazione comunale non vuole venga superato. Ora spetterà comunque alla Regione esprimersi.