Suello, 10 novembre 2010 - Ancora una fumata nera per il distributore di metano di Suello. L’impianto è pronto da tempo, ma a causa di vincoli paesaggistici, indisponibilità da parte dei proprietari dei terreni dove dovrebbero passare i collegamenti con il gasdotto di alimentazione e l’assenza del provvedimento di esproprio delle aree per pubblica utilità, la stazione di rifornimento non può essere inaugurata. È stato progetto un nuovo tracciato del metanodotto ma il percorso è molto più lungo e quindi costoso.


A questo punto risulta pertanto difficile prevedere se la struttura aprirà mai i battenti e al momento la provincia di Lecco continua a rimanere senza pompe di rifornimento a metano. Una situazione paradossale se si considera che la più importante società che realizza erogatori di metano ha sede nel lecchese, a Merate.

 

La questione è stata affrontata ieri al Pirellone. Durante il question-time, l’assessore regionale al Commercio Stefano Maullu ha infatti risposto ad un’interrogazione sull’argomento presentata dal Consigliere lecchese Carlo Sprafico. Qualche spiraglio invece sembra aprirsi per le iniziative in fase di valutazione a Cesana Brianza e Osnago, gli altri due paesi che si contendono la realizzazione di un distributore di metano.

«A Cesana sono in corso trattative con i responsabili di Acel, la municipalizzata che si occupa di distribuzione di metano, per la realizzazione di un impianto e la Regione si sta impegnando per favorire le trattative», spiega Nicola Ventura, 34enne di Robbiate che gestisce il sito Ecomotori, uno dei più importanti portali italiani specializzati nel settore delle automobili ecologiche. A Osnago invece l’Amministrazione retta dal sindaco Paolo Strina sta portando avanti il confronto con i vertici dell’Eni, che hanno chiesto l’autorizzazione per ampliare la stazione dell’Agip già allestita lungo la ex Ss 36.

 

«Dal Comune vorrebbero la realizzazione di una nuova viabilità di ingresso - prosegue Ventura - ma l’operazione potrebbe rivelarsi troppo onerosa e sta bloccando tutto. Una cosa negativa per il territorio che avendo questi servizi offrirebbe più opportunità sull’acquisto delle auto e più tutela dell’ambiente». In realtà sembra che l’accordo sia molto vicino e mancherebbero solo i dettagli.

Si ipotizza addirittura una soluzione innovativa, con impianti di ultima generazione per il metano liquido o per miscele con idrogeno, che sono ancora meno inquinanti del gas tradizionale. Durante l’incontro si è parlato anche della vicina provincia di Sondrio, con possibili impianti a Traona e Albosaggia, mentre non è stata fatta menzione di quello di Piantedo. Sono comunque una trentina in tutto i nuovi distributori di metano che dovrebbe venire attivati da qui a breve in Lombardia.