Lecco, 23 giugno 2010 - Altra multa al Comune per il depuratore. A darne notizia, nell’ultima seduta di consiglio comunale, è stato il sindaco. «L’ultima multa da pagare è di 9 mila euro - ha spiegato Virginio Brivio -. Ora il nostro compito come nuova amministrrazione è quello di sbloccare questa situazione perchè queste sanzioni pesano sul bilancio».
In attesa della conclusione delle procedure per la realizzazione dell’ampliamento e dell’adeguamento del depuratore stesso (che è fuorilegge per l’Arpa), il Comune continua così a pagare sanzioni dovute ad inquinamento delle acque. Puzza e condizioni delle acque del lago di Garlate hanno raggiunto un livello preoccupante. Anche perchè in città aumenta la sua popolazione ma il depuratore è vecchio di 15 anni.
Le Amministrazioni comunali che si sono succedute - peraltro tutte Giunte guidate dalla Lega Nord - non hanno mai affrontato seriamente il problema. Si sono spesi soldi per abbellire il centro (vedi Palazzo delle Paure) ma non si è pensato al depuratore, che forse in termini di immagine renderà di meno ma serve ad una migliore qualità della vita. Col risultato che da anni il Comune di Lecco paga multe salate per una struttura che ora è diventata inadeguata e che scarica a lago acque inquinate.
Il consiglio comunale aveva approvato un progetto di «project financing» per intervenire sull’impianto. Da tempo si è indetta la gara d’appalto per l’ampliamento ma l’assegnazione è slittata per via di due ricorsi al Tar. L’anno scorso i carabinieri del Nas avevano fatto un controllo delle condizioni del depuratore rilevando i problemi dopo un esposto presentato in Procura dall’Arpa.
L’ultimo intervento è stato quello del Commissario Straordinario Sante Frantellizzi, che aveva approvato un intervento di miglioramento dell’impianto. La miglioria consisteva nell’installazione di una nuova elettropompa di sollevamento dei fanghi di ricircolo, da integrare con le attuali unità operative già in funzione. L’intervento, proposto dal Gestore del servizio di depurazione comunale - la società Lario Reti Holding - ha avuto un costo complessivo di 31.064 euro. È una miglioria ma non basta per evitare le continue sanzioni che, specie in epoca di crisi, sono ancora più intollerabili.
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