Merate in festa per il patrono Sant'Ambrogio

Mercoledì e giovedì torna l'appuntamento con la fiera

Una veduta del centro di Merate

Una veduta del centro di Merate

Merate (Lecco), 6 dicembre 2016 – Merate festeggia il patrono Sant'Ambrogio e la festa patronale significa anche e soprattutto la fiera di Sant'Ambrogio. La manifestazione, che prende il via domani, mercoledì 7 dicembre, nel centro strorico, e prosegue anche all'Immacolata, ha origini antiche. LA STORIA - I documenti storici la citano già nel 1.403 ma risale certamente a prima, probabilmente al 1.300. E' un'usanza che non è mai stata interrotta, nemmeno nel corso delle due guerre mondiali. Ha subito una pausa forzata solo nel XIV secolo, durante i conflitti tra guelfi, ghibellini, Torrioni, Visconti, Sforza e veneti e con l'epidemia di peste. In principio secondo gli studiosi era specialmente un'occasione per la compravendita del bestiame, come testimoniato anche dal fatto che sino ad epoche recenti la sagra durava tre giorni, invece dei due attuali, con l’ultimo giorno dedicato proprio agli allevatori che si radunavano.

Con il passare del tempo la fiera ha assunto man mano la connotazione di un mercato misto a mercatino di natale. Artigiani, lavoratori del legno, soffiatori del vetro e fabbri sono scomparsi, in parte perché sempre meno gente sceglie tali professioni, in parte perché chi ancora le pratica predilige piazze più prestigiose e remunerative. Al loro posto sono arrivati gli ambulanti che vendono indumenti, prodotti per la casa, generi gastronomici tipici, merce multietnica, statuine del presepe e addobbi per l'albero. LA TRADIZIONE - Quelli che però non mancano nemmeno oggi sono i banchi dei dolci in quantità e quelli dei cappelli, che i meratesi doc erano soliti comperare alla fiera patronale, così come succedeva per i “pomm” o le pomelle, le mele, che i fidanzati regalavano alle promesse spose ed hanno dato forse il nome a Merate, anticamente Melate. La crisi economica purtroppo non aiuta a mentre viva la tradizione: i clienti sostengono che i prodotti sono troppo cari, gli espositori che i clienti si lamentano di non avere soldi per acquistare.

Ma la fiera di Sant'Ambrogio, con la sua storia e le sue attrazioni, rimane il più importante appuntamento dell'anno e la gente ogni 7 e 8 dicembre continua ad invadere Merate, perché un salto in fiera bisogna comunque farlo. GLI AMBROGINI D'ORO - Durante la festa patronale vengono consegnate anche le benemerenze civiche, chiamate “ambrogini d'oro”, un riconoscimento a coloro che si sono impegnati per la comunità e che rappresentano l'eccellenza locale. I benemeriti 2016 sono cinque.

Si tratta di Maria Alma Troisi Raccosta, mecenate della Rsa Villa dei Cedri di Sartirana, del vicepresidente del centro tennistico Roseda Valentino Gabusera, dell'ex medico di famiglia e otorinolaringoiatra Walter Perego, della titolare del negozio del centro Stilcasa Puniccia Frati e dei vertici della Fomas, colosso della metallurgia di Brugarolo fondata sessant'anni fa.

A loro si aggiungono anche due encomi, uno all'ex brigadiere in congedo Osvaldo Barlassina che nella sua lunga carriera ha salvato diverse persone, l'altro al compianto comandante della Croce bianca Ildefonso Valnegri, scomparso a febbraio.