Colpo al bar dell'Agip e sassate alla guardia giurata

Il metronotte bersagliato dalla banda di stranieri prima di fuggire dal distributore di Calco di DANIELE DE SALVO

La finestra del «Route 72» presa di mira

La finestra del «Route 72» presa di mira

Lecco, 6 febbraio 2016 - Hanno cercato di lapidarlo, scagliandoli contro pesanti pietre. La guardia giurata è riuscita a nascondersi e ripararsi, ma i ladri gli hanno devastato l’auto di servizio. Teatro della sassaiola è stato l’altra notte il piazzale della stazione di rifornimento dell’Agip di Calco, lungo la ex statale 36, dove almeno sei sconosciuti hanno preso di mira l’annesso bar e tabaccheria. Gli intrusi, poco dopo le 3, hanno sfondato una finestra laterale, una volta all’interno hanno razziato le sigarette esposte dietro il bancone e i soldi custoditi nel registratore di cassa.

Per proteggersi e assicurarsi la fuga hanno pure allestito una sorta di muretto di fortuna improvvisato, una vera e propria barricata, in modo da sbarrare il passo a carabinieri e vigilantes, i quali non hanno tardato molto ad arrivare perché è scattato il sistema di allarme. Il primo ad intervenire è stato un metronotte della Sicuritalia che ha sorpreso gli estranei ancora in azione. Invece di arrendersi o scappare, hanno afferrato alcuni ciottoli e cominciato un pericoloso tiro al bersaglio umano. L’agente della security non ha potuto altro che battere in ritirata e trovare un rifugio dove proteggersi, sia perché in netta inferiorità numerica sia perché non avrebbe potuto mettere mano alla pistola d’ordinanza e fare fuoco poiché qualora avesse colpito uno dei criminali avrebbe potuto passare guai seri con la giustizia per eccesso di legittima difesa.

I banditi hanno così avuto modo di recuperare la refurtiva e dileguarsi nel nulla, con un bottino dal valore di quasi 3mila euro in seicento pacchetti di sigarette più soldi contanti e lasciandosi alle spalle una scia di distruzione, con l’attività completamente a soqquadro e gli infissi e le finestre in frantumi, con danni per migliaia di euro, di gran lunga superiori all’ammanco. Lo scontro ravvicinato è durato una manciata di minuti, nonostante al guardiano siano parsi un’eternità. L’incubo per lui è terminato solo quando sono accorsi colleghi e militari di rinforzo. In zona è subito scattata una imponente battuta di caccia con pattugliamenti e posti di blocco e di controllo, degli autori del raid tuttavia si sono perse le tracce. L’intera scena è stata comunque immortalata dalle telecamere a circuito chiuso installate nell’area di servizio.

di DANIELE DE SALVO