2009-07-04
di DANIELE DE SALVO
— ROVAGNATE —
È UN MOVIMENTO inarrestabile, quello composto dagli oppositori all’ipotesi di posizionare trivelle petrolifere nel cuore del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, in località Bagaggera di Rovagnate. Nel giro di neppure tre settimane la petizione varata dal comitato «No al pozzo» - con cui si chiede alla Regione Lombardia, al Ministero dello Sviluppo economico e al Parlamento europeo di archiviare la pratica una volta per tutte - è stata sottoscritta da circa 13 mila persone, con un ritmo sempre crescente di quasi un migliaio di firme al giorno. Al computo andrebbero in realtà aggiunti i i moduli con altri nominativi già raccolti ma non ancora depositati e riconsegnati ai responsabili dell’iniziativa.

STIME, presumibilmente al ribasso, parlano di ulteriori 2 mila firme. Complessivamente quindi le firme hanno raggiunto almeno quota 15 mila. C’è chi da solo - come ad esempio Marco Casati, 32 anni di Rovagnate - ne ha racimolate ben 1.500. «L’argomento è talmente sentito che non è stato difficile - spiega lui stesso -. Le persone sono accorse da sole, senza bisogno di convincerle». Il giro si sta allargando anche ai paesi che non fanno parte del Meratese come Seregno, Besana Brianza e Mandello del Lario. Il tutto in vista della grande manifestazione del 12 luglio, quando, nel pomeriggio, nei due punti prescelti per cercare l’oro nero verranno simbolicamente piantati altrettanti gelsi e sarà organizzata una fiaccolata con la possibilità di degustare prodotti tipici locali. I prossimi appuntamenti per chi volesse sottoscrivere la petizione sono comunque quest’oggi a Lomagna, durante la Festa della birra; a Cascina Butto e Ca’ Soldato a Montevecchia e piazza della Vittoria a Cernusco Lombardone.

DOMANI sarà la volta ancora di Montevecchia e Cernusco, piazza della Chiesa a Besana, via Casati a Casatenovo e Mandello. Si può firmare anche nelle sedi del Cai di Calco, Montevecchia e Rovagnate, ai circoli di Legambiente di Lecco e Paderno d’Adda, al bar «La casa del caffè» di Merate, all’Arci di Osnago, la trattoria «Belvedere» di Perego e alla biblioteca comunale di Olgiate Molgora. «Per l’evento di metà mese ci piacerebbe arrivare a 20 mila firme - annuncia Paolo Mauri, geologo di 21 anni, segretario del comitato -. Sarebbe poi bello raggiungere nei prossimi mesi il traguardo delle 50 mila. Rappresenterebbe un segnale forte per le istituzioni e per la politica nazionale che a questo punto non può ignorare le nostre istanze».