2009-07-01
di MAURIZIO MAGNONI
— COMO —
BUONE NOTIZIE per gli oltre ottomila studenti iscritti alle Facoltà comasche dell’Università dell’Insubria che frequentano Giurispudenza (5.500), Scienze Matematiche e Fisiche (poco meno di tremila). Diminuiscono le tasse universitarie soprattutto per le fasce più deboli. Il Senato accademico e il Consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi dell’Insubria hanno adottato il regolamento sulle tasse e i contributi per l’anno accademico 2009/2010. Sulla base delle richieste avanzate dai rappresentanti degli studenti, è stata approvata una diminuzione generalizzata delle tasse universitarie. In particolare sono state adottate tre misure: è stato previsto uno sconto generalizzato per tutti gli studenti, con la previsione di un’aliquota più bassa (che passa dallo 0.035 allo 0.032); è stato rivisto il cosiddetto “valore soglia”, coefficiente che serve a garantire la progressività del contributo (questo valore soglia, come richiesto dagli studenti, passa da 20.000 euro a 21.000 euro introducendo uno sconto ulteriore per le fasce più deboli); non è stato introdotto l’aumento di 85 euro sulla prima rata (nonostante fosse già stato deliberato in Consiglio di amministrazione nella seduta del 18 dicembre scorso) il cui ammontare pertanto resta invariato, cioè 640 euro.

LE MISURE adottate comporteranno per l’ateneo un’entrata di 1.400.000 euro in meno per il prossimo anno accademico (700.000 euro in meno derivanti dai minori introiti e 700.000 euro in meno dovuti al mancato aumento della prima rata). «I tagli governativi ci hanno costretto a rivedere il sistema di contribuzione studentesca - spiegano il rettore Renzo Dionigi e il prorettore Giorgio Conetti -. Il nuovo sistema permette di fotografare in modo più aderente alla realtà la situazione patrimoniale del singolo studente, visto che vengono presi in considerazione nuovi elementi, come ad esempio i patrimoni mobiliari. Il sistema è sperimentale, su indicazione dei rappresentanti degli studenti abbiamo deciso di apportare dei correttivi che tengano in considerazione le difficoltà degli studenti delle fasce più deboli». Esprimono soddisfazione i rappresentanti degli studenti Luca Bonarrigo, Raffaele Colombo, Paolo Genovese e Davide Sturla (per il Senato accademico) e per il Consiglio di amministrazione Antonio Banfi e Paolo Mastorgio.