2008-03-12
di STEFANO CASSINELLI
— DERVIO —
LEO CALLONE è riuscito nell’impresa di attraversare il lago Peten Itza. Accolto da mortaretti e una folla festante nel tragitto tra Flores e San Andreas Callone ha coperto i 20 chilometri in tre ore e 37 minuti. La traversata del lago, mai fatta prima, è stata resa difficile da una forte pioggia che ha insistito sul lago per le prime due ore. Le nuvole basse hanno dato qualche problema nella direzione della barca d’appoggio. «Ho nuotato bene – afferma Callone – mi sentivo in forma malgrado qualche problemino fisico. Il giorno prima su un bus mi sono ferito con un macete al piede gettato nel pullimo da un contadino, ma non è stato nulla di grave. Sono riuscito a tenere un ottimo ritmo sin dalle prime bracciate. Ho fatto la prima ora con un ritmo abbastanza alto poi nella seconda parte dell’andata, viste le condizioni climatiche, il vento e la pioggia, ho preferito rallentare un pochino per avere le forze per il ritorno».

ALL’ARRIVO a San Andreas Callone è dovuto uscire alcuni minuti dall’acqua perché le autorità cittadine avevano organizzato una festa. «In condizioni normali – afferma Callone - una traversata andata e ritorno non prevederebbe di uscire dall’acqua, ma i missionari che ci hanno accompagnato hanno detto che le autorità cittadine tenevamo molto a complimentarsi e quindi ho fatto uno strappo alla regola. Pochi minuti per poi ripartire per il ritorno. Uscire dall’acqua in questo modo ti spezza il ritmo e questo mi preoccupava un po’, ma al ritorno abbiamo trovato un lago molto più calmo e sono riuscito ad andare veramente forte. L’accoglienza che mi hanno fatto è stata davvero bellissima ed emozionante».
Impresa compiuta e il Caimano del Lario afferma:

«SONO CONTENTO e ringrazio gli sponsor, in particolare Prato Grande che è stato anche sponsor tecnico. Il ricavato di questa impresa sarà utilizzato per il progetto di ampliare la clinica medica dedicata a mio figlio Nicola nel paese di San Luis dove c’è una missione comboniana. L’impresa è stata organizzata grazie all’aiuto dei missionari che sono mi hanno accompagnato sulla barca d’appoggio. È stata un’impresa in cui ho trovato pochissime difficoltà, solo il maltempo mi spaventava ma tutto è andato al meglio».