Mercoledì 24 Aprile 2024

Isis, i peshmerga circondano gli jihadisti vicino a Mosul. La Mogherini il 22 dicembre in Iraq

Il figlio del presidente curdo: "Le forze peshmerga hanno raggiunto il Monte Sinjar, l'assedio alla montagna è stato tolto". Raid Nato, morti tre stretti collaboratori del califfo Abu Bakr al Baghdadi. L'Alto rappresentante della politica estera europea sarà a Baghdad il 22 dicembre e il 23 a Erbil

Combattenti peshmerga curdi (AFP)

Combattenti peshmerga curdi (AFP)

Baghdad, 19 dicembre 2014 - Le forze di sicurezza curde, i peshmerga, hanno circondato decine di miliziani dello Stato islamico nella zona del monte Sinjar, a ovest di Mosul. Lo riferisce l'emittente satellitare al Arabiya, precisando che almeno 15 jihadisti sarebbero però riusciti a fuggire verso la Siria. Nella giornata di giovedì, le milizie curde hanno annunciato di aver rotto l'assedio che durava mesi intorno ai villaggi yazidi della zona, mettendo così in sicurezza una delle strade che conduce ai centri abitati della minoranza religiosa perseguitata dagli islamisti. I passi avanti dei curdi sono stati il risultato di una due giorni di incursioni nella regione di Sinjar che ha coinvolto almeno 8.000 combattenti peshmerga e pesanti raid della coalizione internazionale contro l'Isis, alcuni dei più intensi da quanto la campagna è cominciata, quattro mesi fa. E' stato Masrour Barzani, il figlio del presidente curdo e il capo dell'intelligence della regione autonoma curda in Iraq, a darne notizia: "Le forze peshmerga hanno raggiunto il Monte Sinjar, l'assedio alla montagna è stato tolto". 

UCCISO COLLABORATORE DI AL BAGHDADI  - Duro colpo allo Stato islamico (Isis) in Iraq. Secondo la tv satellitare "al Arabiya" che cita una fonte militare del Pentagono, tre stretti collaboratori del califfo Abu Bakr al Baghdadi, sarebbero rimasti uccisi in diversi raid Usa.  Si tratterebbe del vice dello stesso al Baghdadi, Haji Mutaaz noto anche come "Abu Musulim al Turkomani"; l'"emiro" Abdulbaset, (Inadullah Mullah Gheith) ritenuto il "comandante in Iraq dell'esercito di al Baghdadi", oltre all'"emiro" di Mosul (città irachena roccaforte deLl'Isis) Talib Hamoud, ritenuto un personaggio di "seconda fila" del vertice dell'organizzazione terroristica.  L'emittente saudita, citando la stessa fonte, afferma che i tre alti comandanti sarebbero rimasti uccisi in diversi raid aerei statunitensi avvenuti tra il 3 e il 9 di dicembre ma l'annuncio della loro morte è stato dato solo dopo aver raggiunto la certezza al 100% sulle loro identità".  La stessa tv afferma che anche il generale Usa Martin Dempsey ha confermato la morte dei tre "sottolineando che questo potrebbe indebolire le capacità dell'organizzazione in modo provvisorio". 

MOGHERINI IL 22 DICEMBRE A ERBIL  - L'Alto rappresentante della politica estera europea, Federica Mogherini, sarà a Baghdad il 22 dicembre e a Erbil, nel Kurdistan, il giorno successivo.  Nella capitale irachena la vicepresidente della Commissione europea incontrerà il presidente della Repubblica, Fuad Masoum, il primo ministro Haider Al-Abadi e il ministro degli Esteri, Ibrahim al Jaafari. Avrà un colloquio anche con il presidente del Parlamento, Ibrahim Al Jabouri. Mogherini - si legge sul comunicato della Commissione Ue - trasmetterà un messaggio di solidarietà all'Iraq e confermerà la disponibilità dell'Unione a stringere rapporti più forti con il Paese.  Ad Erbil, capitale del Kurdistan, Mogherini affronterà assieme al presidente Massoud Barzani e al premier Nechirvan la delicata situazione della regione autonoma, minacciata dall'avanzata dei jihadisti dello Stato islamico.  L'Ue ha assicurato 20 milioni di euro di aiuti umanitari e sta sostenendo i progetti di sviluppo in Iraq. Prima di lasicare il Paese, Mogherini visiterà un centro per rifugiati cristiani dove incontrerà famiglie e bambini fuggiti dalle persecuzioni dell'Isis.