Paratie, indagati sindaco Lucini e Stefano Bruni. Perquisizioni della Finanza a Como

La Guardia di Finanza ha effettuato una serie di perquisizioni e acquisizioni di documenti relative agli appalti pubblici per la realizzazione sul lungolago di Como delle paratie a difesa delle esondazioni. M5S: Lucini ha fallito, faccia un atto di responsabilità e si dimetta

L'ex sindaco Stefano Bruni e il nuovo sindaco Mario Lucini (Cusa)

L'ex sindaco Stefano Bruni e il nuovo sindaco Mario Lucini (Cusa)

Como, 11 gennaio 2016 - La Procura della Repubblica di Como ha aperto un'inchiesta sulle "opere di difesa dalle esondazioni del lago di Como", le cosiddette paratie. Sono sei gli indagati per illecita turbativa d'asta e per reati edilizi, sismici e paesaggistici e per il reato di alterazione dei luoghi. Fra di loro il sindaco Mario Lucini (Pd) e il suo predecessore Stefano Bruni (Fi).

La Guardia di Finanza nella giornata odierna ha effettuato una serie di perquisizioni - anche nell'abitazione dell'ex sindaco di Como Stefano Bruni - e acquisizioni di documenti relative agli appalti pubblici per la realizzazione sul lungolago di Como delle paratie a difesa delle esondazioni del lago. Le perquisizioni e le acquisizioni, effettuate da una quarantina di finanzieri, avvengono su delega della Procura della Repubblica di Como, a pochi giorni dal deposito delle conclusioni dell'Anac, l'Autorità anticorruzione. 

MARONI - "Vediamo la prosecuzione di queste indagini a cosa porterà. Noi abbiamo solo messo a disposizione le risorse" ha commentato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni - "Noi non abbiamo alcuna responsabilità perché la stazione appaltante e tutte le iniziative sono state prese dal Comune di Como. Se proseguiranno i lavori, bene, altrimenti le risorse le utilizzeremo per altre opere". 

M5S: LUCINI SI DIMETTA -Il M5S lombardo è intervenuto sulla questione dell'indagine paragonando l'opera a una "vera e propria Salerno-Reggio Calabria in salsa comasca" e chiedendo in una nota un passo indietro del sindaco comasco Mario Lucini (Pd), che risulta indagato insieme ad altri tra cui il suo predecessore, Stefano Bruni (FI). "Abbiamo buttato anni e soldi in un progetto inutile, i lavori non sono conclusi e il sindaco risulta indagato»" ha sostenuto il capogruppo cinquestelle in Regione Lombardia Stefano Buffagni, che ha chiesto al Pd di dare "per una volta il buon esempio". "Questo sindaco evidentemente ha fallito, faccia un atto di responsabilità e si dimetta", ha ribadito anche Luca Ceruti, consigliere comunale del M5S a Como.