Giovedì 25 Aprile 2024

"Assurdo vedere una scena del genere". E la foto fa il giro del mondo: ecco perché

Un post di un ragazzo brasiliano diventa virale in poche ore. Ma cosa c'è di così speciale?

La foto diventata virale su Facebook

La foto diventata virale su Facebook

10 Aprile 2015 – Lo sdegno sbattuto su Facebook, con allegata la foto (che vedete qui sotto) di una scena ritenuta riprovevole. “Non ho pregiudizi, penso che ciascuno possa fare quello che vuole della propria vita. Ma credo che sia assurdo essere costretti ad assistere a una scena del genere”. Questo post di un signore brasiliano, Nelson Felippe, è stato visto centomila volte in meno di 24 ore. Effetto virale: pioggia di condivisioni, valanga di 'mi piace' e l'attenzione dei media di mezzo mondo. Tutti ne parlano e riportano l'episodio. Ma perché questa immagine e queste parole hanno fatto così scalpore? Perché sono uno schiaffo ai pregiudizi. E anche un consiglio a chi naviga sul Web: leggete fino alla fine, non fermatevi al 'titolo' o alle prime tre righe. La notizia, a volte, sta in fondo.

 

Não sou preconceituoso, acho que cada um faz o que quer da sua vida. Mas acho um absurdo eu ser obrigado a presenciar...

Posted by Nelson Felippe on Martedì 7 aprile 2015

In effetti, basta scorrere l'intero post per capire che il messaggio non è quello che sembra. Ma perché, poi, sembra? Perché l'occhio cattura prima quello che già si aspetta. Il cervello si convince, non ha dubbi. Finché non deve arrendersi all'evidenza. 

Il post inizia così:  “Non ho pregiudizi, penso che ciascuno possa fare quello che vuole della propria vita. Ma credo che sia assurdo essere costretti ad assistere a una scena del genere. Ciò che fa uno in privato sono affari suoi, ma sì, quello che accade in pubblico riguarda anche me. E mi rifiuto di vedere una scena come questa e considerarla normale”.

Bene, a questo punto si può anche smettere di leggere. Sembra tutto chiaro, no? “Stanno sfidando le convenzioni sociali e questo può essere pericoloso. E se accadesse una tragedia o peggio, se qualcuno morisse...Di chi sarebbe la colpa?”.

Ok, il concetto è passato, ma adesso non esageriamo. “Cosa accadrebbe a un bambino che vede questa scena tutti i giorni?”. Già, cosa gli accadrebbe? “Penserebbe che è normale attendere la metropolitana sulla linea gialla. Quindi, non fate come il ragazzo là in fondo, seguite l'esempio delle ragazze: state dietro la linea gialla e attraversatela solo dopo che il vagone si è fermato e ha aperto le porte”.