Giovedì 18 Aprile 2024

Salvini leader, è caos in Forza Italia. Fitto attacca: "Mai più gregari dei Matteo"

Al Comitato di presidenza di Forza Italia, Berlusconi corregge il tiro tentando di sopire i malumori interni: "Salvino non leader, ma uno dei possibili leader". Fitto continuo ad attaccare sulle primarie mentre Salvini 'affonda' Alfano

Silvio Berlusconi e Matteo Salvini

Silvio Berlusconi e Matteo Salvini

ROMA, 26 novembre 2014 - Secondo round - con Fitto - del Comitato di presidenza di Forza Italia, mentre dopo le avances di Berlusconi a Salvini come leader del centrodestra ("Lui è un goleador, Io potrei fare il regista"), e il no secco di di Alfano ("Con lui non si vince"), il leader del carroccio ringrazia l'ex Cav "per gli attestati di stima" che considera un segnale di "'interesse per il nostro progetto politico che non cambiamo". Intanto in casa azzurra Fitto non demorde, nega l'addio a Forza Italia ("Ho già rinnovato la tessera") e torna a chiedere "primarie per tutti, anche per Berlusconi". Il Cav intanto tira il freno e il premier Matteo Renzi, parlando al Tg1, assicura: "Non ho paura né di Salvini nè di Berlusconi. Ci mettiamo d'accordo con Berlusconi e Forza Italia sulle regole del gioco - ha aggiunto - Se poi fanno giocare Salvini con la maglia da capitano, affronteremo Salvini". 

BERLUSCONI - Silvio Berlusconi corregge il tiro e al comitato di presidenza di Forza Italia spiega, secondo quanto viene riferito: le mie parole su Salvini sono state strumentalizzate, non ho mai detto che lui è il futuro leader, ho solo detto che è uno dei potenziali leader. Insomma, l'ex premier sta provando a smorzare i malumori interni dopo quella che ieri era sembrata molti una vera e propria investitura del leader del Carroccio.

Insomma, l'ex premier non vuole che il gruppo si sfaldi e non replica alle molte accuse dei frondisti: si limita ad ascoltare tutti, premurandosi tuttavia di ribadire la solidità del patto del Nazareno, di cui riconferma la assoluta bontà, anche per essere protagonisti della partita del futuro Capo dello Stato

SALVINI -  "Io goleador? Tengo i piedi ben saldi per terra - replica Salvini - L'ex Cavaliere regista? Presto per dirlo. Lui ha fatto tanto, ma in questo momento i nomi non sono la priorità e chi fa cosa è l'ultimo dei problemi". "Nell'Ncd - continua il leader del Carroccio - c'è tanta gente perbene con cui è possibile dialogare", ma "un conto è l'Ncd e un conto è Alfano. Con il ministro dei 150.000 sbarchi non posso costruire nessuna alternativa al Pd".  Salvini poi ignora l'appello di Silvio Berlusconi ad accogliere Angelino Alfano e ribadisce: "Una squadra che vince non ha Alfano in campo". Che coincidenza: quasi le stesse parole che Alfano aveva detto nei confronti di Salvini.

FITTO - "Se le primarie valgono anche per Berlusconi? Le primarie valgono per tutti all'interno del partito". E al 'parlamentino di Forza Italia attacca: non possiamo essere il gregario di nessun Matteo: "Nè Forza Renzi né Forza Salvini. Non possiamo essere sempre gregari".

Quanto poi all'esito delle regionali, Fitto lo definisce senza mezzi termini "una sconfitta enorme". Le colpe della debacle - avrebbe sottolineato - sono nella costruzione delle alleanze e nella scelta delle candidature, in particolare in Emilia, dove si è abdicato a favore della Lega. Insomma, in Forza Italia "serve uno choc organizzativo - continua Fitto - bisogna rimettere tutto in mano agli elettori per avere partecipazione". "Altrimenti - aggiunge - saranno i nostri alleati a trascinarci alle primarie. Ma noi dobbiamo anticiparli: per questo ho posto da mesi il tema delle primarie".

In campagna elettorale, accusa l'europarlamentare, siamo apparsi o troppo schiacciati sul governo Renzi o troppo aggressivi ma così confondiamo i nostri elettori. Tornando poi alla scelta del leader, Fitto spiega che "se c'è qualcuno più bravo io sono pronto a farmi da parte". Ma tornando alla metafora calcistica sottolinea: "non puoi indicare come centravanti uno che non è del tuo partito". E ancora, alla fine della riunione: "Ritengo sia doveroso un azzeramento delle cariche per mettere in campo un sistema di elezione della nostra classe dirigente che sia un sistema dal basso". 

SANTANCHE' - I fedelissimi di Forza Italia non vedono di buon occhio il ritorno di Alfano. Un esempio? Daniela Santanché, che spiega: "Perdonare Alfano? Alfano ha sfregiato Berlusconi, lo ha colpito a morte. Poi se Berlusconi lo perdona perché Silvio è più alto e magnanimo di me, non lo capirei ma mi adeguerei".

TOSI - Saranno le primarie del centrodestra a stabilire chi sarà il leader, s'intromette Flavio Tosi, sindaco di Verona e segretario nazionale della Liga Veneta, oltre che leader del progetto "Ricostruiamo il paese".  "È significativo il fatto che Berlusconi abbia deciso di fare il leader politico (lo è perché ha consenso personale) e investire qualcun altro del ruolo di potenziale capo della coalizione. Dopodiché, come ha detto lo stesso Salvini, saranno le primarie del centrodestra a stabilire chi sarà il leader del centrodestra; è probabile che le vinca Salvini, ma potrebbe vincerle anche Fitto. Chi ottiene più consenso è il migliore e più rappresentativo", dichiara Tosi. Quanto al rapporto con Salvini, Tosi lo definisce "tranquillo e sereno". "Del resto - spiega - sono stato determinante nella sua elezione a segretario federale".