Elicottero caduto: scatola nera polverizzata, inchiesta per omicidio colposo plurimo

La Procura di Sondrio apre un fascicolo a carico di ignoti, l'inchiesta cercherà di accertare eventuali responsabilità penali. La scatola nera sarebbe andata in frantumi di Eleonora Magro

7 - Elicottero caduto in Valmasino, il recupero delle salme

7 - Elicottero caduto in Valmasino, il recupero delle salme

Sondrio, 4 agosto 2015 - Dopo il difficile e doloroso lavoro di ritrovamento e recupero dei tre componenti dell’equipaggio dell’elicottero B3 dell’Elitellina precipitato in provincia di Sondrio, inizia ora, per gli inquirenti, il compito forse ancora più arduo in questa tragedia aerea: capire le modalità e le cause dell’incidente. Perché l’elicottero decollato dal rifugio Marinelli alle 13 e diretto in Val Codera (Valchiavenna), dove era atteso un quarto d’ora dopo, non è mai giunto a destinazione ma si è schiantato contro la parete rocciosa sulla Cima Zocca, a 3100 metri di quota in Valmasino? A perdere la vita, probabilmente sul colpo, sono stati il pilota, Agostino Folini, 50enne di Chiuro, e i due assistenti Marco Folini, specialista 34enne di Sondrio, e il motorista 28enne Stefano Olcelli. Mentre a breve sarà effettuata l’autopsia sui corpi martoriati dei tre valtellinesi, la Procura di Sondrio ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo a carico di ignoti. L’inchiesta, coordinata dal magistrato Elvira Antonelli, cercherà di accertare eventuali responsabilità penali sull’incidente avvenuto venerdì pomeriggio.

Parallelamente all’inchiesta della Procura, anche l’Agenzia nazionale sicurezza in volo ha aperto un’ inchiesta a fini preventivi. «Le nostre finalità sono di prevenzione – ha spiegato Vittorio Borsi, investigatore dell’Agenzia – quindi dobbiamo cercare di capire le cause e vedere quello che può essere utile affinché un incidente di questo genere non si riverifichi. È ancora troppo presto per azzardare ipotesi su quanto accaduto, ci vorranno mesi». Mentre le risposte dall’autopsia giungeranno nei prossimi giorni, la Procura di Sondrio ha nominato un consulente esperto di parte nei veicoli e nei voli di elicotteri. Intanto, dai primi accertamenti in corso emerge che nel terribile schianto la scatola nera del B3 è andata in frantumi disinnescando il dispositivo di allarme che avrebbe segnalato l’incidente. Le ricerche, che hanno impiegato una task force di 60 persone, sono state avviate alle 16 di venerdì. Il ritrovamento del relitto e dei tre corpi senza vita dell’equipaggio è avvenuto all’alba di domenica.