Le politiche che mancano

"Impensabile negoziare una pace, inevitabile interrogarci su chi siamo: sulle radici di quella nostra identità occidentale così violentemente minacciata e offesa"

SI PUÒ convivere con il terrorismo. Costringe a un sottile e costante senso di ansia, di pericolo, ma pur alterandola può non compromettere la quotidianità. Ci riescono, in condizioni estreme, gli israeliani. Ci sono riusciti per oltre trent’anni gli inglesi, con i loro tremila morti ammazzati tra cattolici e protestanti. In fondo, i civili italiani uccisi dal 2001 per mano islamica sono stati appena una sessantina. Niente in confronto ai 50mila morti in incidenti stradali nello stesso periodo senza che per questo nessuno abbia smesso di guidare, e molti di andare veloce. Statisticamente, ciascun italiano ha una probabilità su sei milioni di essere ucciso dai terroristi islamici. E se evitiamo i viaggi verso Oriente le probabilità a nostro favore sono ancora più alte.

NIENTE paura, dunque, e stiamo tutti tranquilli? No, non possiamo stare tranquilli per ragioni umane e politiche. Le ragioni umane sono quelle elementari, i canoni primitivi ed eterni dell’onore individuale validi anche per gli Stati e le civiltà: se mi dai un pugno te lo rendo, se minacci di uccidermi faccio tutto il possibile per impedirtelo. Anche usando la forza, s’intende. Le ragioni politiche sono più complesse. A differenza dei palestinesi e soprattutto degli irlandesi, l’Isis e i suoi emuli non rivendicano un ‘loro’ spazio ma puntano a un’occupazione globale. Non vogliono ‘una’ terra, vogliono ‘la’ terra. Non hanno una piattaforma politica, hanno un disegno di sterminio e di egemonia. Sterminio fisico, egemonia culturale. Che nel caso di specie significa egemonia religiosa.

IMPENSABILE negoziare una pace, inevitabile interrogarci su chi siamo: sulle radici di quella nostra identità occidentale così violentemente minacciata e offesa. Per poi dispiegare con la massima convinzione e potenza possibili quelle politiche conseguenti di cui oggi non si vede gran traccia in Italia così come nella cosiddetta Europa. Politiche militari, politiche dell’immigrazione, politiche dell’integrazione, politiche dei valori. Politiche oggi inconsistenti.