Se l'Europa veste il kilt

"Se il kilt è diventato l’emblema della Scozia antica, il Manifesto di Ventotene può diventare il faro dell’Europa contemporanea"

Milano, 23 agosto 2016 - SE IL KILT è diventato l’emblema della Scozia antica il Manifesto di Ventotene può diventare il faro dell’Europa contemporanea. Tutto è possibile, con i simboli. L’importante è non credere che abbiano un fondamento storico, l’importante è prendere per buona la vulgata ignorando la realtà. Il mito del gonnellino scozzese nasce infatti nel Settecento e viene iscritto alla tradizione per ragioni puramente commerciali. E se Renzi, Hollande e la Merkel avessero letto il “Manifesto per un’Europa libera e unita” scritto da Spinelli e compagni a Ventotene nel ‘41 forse avrebbero organizzato la loro gita politica altrove. Invece no, eccoli lì impettiti di fronte alla tomba di Altiero Spinelli, l’intellettuale che nel suo Manifesto riuscì a trovare una sintesi pressoché perfetta tra spirito leninista ed elitismo azionista. Scriveva infatti Spinelli che «gli stati nazionali vanno definitivamente aboliti», che «la proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta, estesa, caso per caso», che servirà «un piano di nazionalizzazioni su vasta scala, senza alcun riguardo per i diritti acquisiti». 

SCRIVEVA anche che «il popolo non sa con precisione cosa volere e cosa fare», perciò «la metodologia politica democratica» è considerata «un peso morto» di cui liberarsi. Insomma, un inno alla tecnocrazia in salsa socialista. Cosa farebbero gli elettori italiani, francesi e tedeschi se Renzi, Hollande e Merkel osassero enunciare un simile programma politico? Voterebbero per i cosiddetti “populisti” ancor più di quanto non abbiano fatto fino ad oggi, è certo. E infatti nessuno di loro si è azzardato ad entrare nel merito del pensiero politico di Spinelli. Si sono fermati al titolo, l’unità europea. Ed è stato meglio così. L’immigrazione, i vincoli sui bilanci pubblici, la difesa comune: non un solo nodo tra quelli che da anni stringono la gola dell’Europa è stato sciolto ieri. Non una domanda in conferenza stampa ha avuto una risposta chiara. E stata solo una simpatica passerella di tre leader sotto elezioni: quelle, politiche, del prossimo anno in Francia e Germania, e il referendum istituzionale di novembre in Italia. Leader in cerca di consenso, perciò inclini alla retorica. Un appuntamento simbolico, appunto. Uno splendido set cinematografico con i lancieri di Montebello schierati sull’attenti, la portaerei Garibaldi in assetto di guerra, il mare calmo, il cielo azzurro, l’isola sullo sfondo e il pellegrinaggio pensoso alla tomba dell’illustre “padre fondatore”. Belle immagini, cartoline da Ventotene elevata a isola dei famosi di un’Europa che non c’è. Un’Europa che ieri, per l’occasione, ha indossato persino il kilt.