Se la Lombardia fosse uno Stato: il decimo nell'Europa dei Comuni

La Lombardia sarebbe il 13esimo per numero di abitanti tra i 28 componenti dell’Unione europea. E se si contassero i Comuni, sarebbe il decimo

Un caveau

Un caveau

Milano, 24 gennaio 2017 - Se fosse uno Stato a sé, la Lombardia sarebbe il 13esimo per numero di abitanti tra i 28 componenti dell’Unione europea. E se si contassero i Comuni, sarebbe il decimo, dietro all’Austria e davanti a Grecia, Portogallo, Paesi Bassi, Belgio, Finlandia, Croazia. Con i suoi 10 milioni di abitanti e 1.530 tra città e borghi, la Lombardia è uno dei territori più popolosi del vecchio continente. Storia antica, che risale al tempo dei Comuni medievali, e che ora fa della regione una grande città senza fine. L’analisi annuale di Anci Lombardia, in verità, evidenzia come due terzi dei Comuni lombardi siano piccoli, ossia sotto i cinquemila abitanti. Sono il 69,5% del totale e si concentrano per lo più in montagna, in collina e nella profonda pianura agricola. Ed è in questi paesi che la guida femminile vince, perché con una percentuale del 17,8% di donne sindaco, si pongono al di sopra della media regionale (15,8%).

La Brianza è la provincia più rosa: una fascia tricolore ogni quattro è indossata da una donna. L’analisi di Anci evidenzia come la Lombardia sia contribuente attivo dello Stato italiano. In media le città della regione hanno un’autonomia finanziaria che è superiore del 10% alla media nazionale: 84,4% contro 74,4% a livello italiano. E Como stacca in avanti, con un tasso dell’87%. Milano e hinterland sono campioni di entrate: in media, quelle tributarie sono 547,6 euro a testa, contro i 414 euro della media italiana, quelle extra-tributarie 583,5 euro contro i 223,5 italiani e quelle correnti 1.316,1 euro contro una media nazionale di 857 euro. In media un cittadino lombardo paga 753,9 euro a testa di tasse, oltre cento euro in più rispetto ai 637,5 euro della media nazionale. E questo in Comuni che hanno meno dipendenti del resto del Paese, 6,03 ogni mille abitanti rispetto ai 6,77 dello Stivale.

«Il dato sul personale è quello più evidente – osserva Roberto Scanagatti, sindaco di Monza e presidente di Anci Lombardia –. È un problema serio, perché siccome sul turnover si può intervenire con il 25% delle sostituzioni, in questa situazione di sottostaff, tocca dover attendere che quattro persone vadano in pensione per poterne sostituire uno». I Comuni lombardi sono, peraltro, tra quelli che ricevono meno soldi dallo Stato e dalla Regione. Anci ha calcolato che in media un Comune della Lombardia incassa dai trasferimenti di Roma e del Pirellone 123,9 euro pro capite, di cui 76,7 euro dalla prima e 47,2 euro dalla seconda, contro i 206,4 euro di media nazionale, di cui 116,9 euro di provenienza statale e 89,5 euro dalle regioni. Sondrio è la provincia che ne riceve di più, Monza meno. La Brianza è anche la provincia più urbanizzata di Lombardia e d’Italia, Sondrio al contrario quella più rurale. Mentre Pavia, secondo le rilevazioni Anci, è la provincia più vecchia della Lombardia, Bergamo quella più giovane.