Amazon, cinque anni a perdifiato. Tra operai che diventano manager

La base italiana del colosso del commercio in continua espansione

VINCENTE Il manager Riccardo Silva, 28 anni, è uno dei mille dipendenti a tempo indeterminato occupati nel centro di distribuzione Amazon di Castelsangiovanni

VINCENTE Il manager Riccardo Silva, 28 anni, è uno dei mille dipendenti a tempo indeterminato occupati nel centro di distribuzione Amazon di Castelsangiovanni

Castel San giovanni (Piacenza) - Una laurea in tasca, in scienze delle comunicazioni, a 24 anni, ma una sola risposta positiva, ai mille curriculum spediti: «È iniziata così la mia attività lavorativa, da operaio semplice che si occupava prima di imballaggi e poi di spedizioni. Ora sono un manager che coordina 100 persone. In quattro anni scarsi e con tanto entusiasmo». E’ l’esperienza raccontata dal dottor Riccardo Silva, ora 28enne, residente a Castel San Giovanni, uno dei mille dipendenti a tempo indeterminato occupati nel centro di distribuzione Amazon di Castel San Giovanni, provincia di Piacenza, ma crocevia fra due regioni (Lombardia e Emilia). Qui, proprio ieri, è stato festeggiato il quinto compleanno di quello che, oltre ad essere stato il primo centro operativo Amazon in Italia, è diventato il più grande passando dagli iniziali 25mila metri quadrati agli attuali 100mila e dai primi 35 dipendenti ad oltre mille, un quarto dei quali sono assunti a tempo indeterminato, da inizio anno. «Ma non intendiamo fermarci adesso, anzi siamo impegnati a proseguire la nostra crescita» sottolinea Tareq Rajjal, amministratore delegato di Amazon Logistics Italy.

Alacuni dati, straordinari per dimensione, si intrecciano con le storie di chi ci lavora. Come Gilda, lodigiana: «Ero fra i primi 35 assunti e prima lavoravo in un’azienda farmaceutica. Il primo pacco l’ho spedito io, il 24 settembre del 2011. Era un libro ed era diretto a Milano». E poi c’è Lara, di Castelsangiovanni che si è diplomata in servizi turistici e che, qui, è diventata esperta in processi produttivi aziendali. Tanti i giovani assunti o che hanno chiesto di esserlo, ma anche tanti che qui hanno ritrovato un lavoro dopo la disoccupazione. Come Luigi Dosi di San Colombano al Lambro: «Sono qui dal 2013 e per due anni ho cercato invano lavoro. Ora mi occupo di rifornire scatole che poi vengono imballate. Ho raggiunto i 40 anni di contributi, ma non penso più alla pensione. Resto qui sino a che potrò perché mi hanno dato la possibilità di tornare a vivere come persona normale». Lo stipendio iniziale (si entra come interinali attraverso Adecco) si aggira sui 1.450 euro lordi mensili più straordinari retribuiti, quando si fanno. Insomma il centro Amazon di Castelsangiovanni è diventato il primo polo occupazionale (escluse strutture pubbliche come il Policlinico di Pavia), di questo triangolo suddiviso fra Lodi, Pavia e Piacenza. Non a caso due su tre dei dipendenti arrivano dalla Lombardia. Ma ci sono altri numeri da record: il 12 luglio, per l’Amazon Prime Day, il centro ha avuto 750mila ordini di acquisto. E per chi volesse visitarlo, basta prenotarsi sul sito di Amazon Italia. Da inizio anno l’hanno già fatto in 2.300.