Cristiano canta Faber: i due De Andrè a Villa Arconati

Un omaggio che guarda al futuro con un live che diventerà un album

Cristiano De Andrè

Cristiano De Andrè

Milano, 23 luglio 2016 -  Mezzo secolo dal primo album di Faber, 'Tutto Fabrizio De Andrè' e Cristiano, 53 anni, chiude il terzo anello di 'De Andrè canta De Andrè' con il live che diventerà un altro album dedicato al lessico famigliare che porta stasera a Villa Arconati con quindici nuove canzoni del padre riarrangiate e anticipate dal singolo 'Canzone per l’estate'.

"La prima scritta da mio padre con Francesco De Gregori nel 1974, che non aveva avuto la fortuna in Volume 8 (1975), come Amico fragile. Anticipava la globalizzazione del pensiero, anima e qualsiasi cosa, ci dice che dobbiamo sentici liberi di poter scegliere, sennò non si riesce a volare. Ci sono canzoni di 'Tutto Fabrizio de Andrè', come La guerra di Piero, Via del Campo e Amore che vieni, amore che vai. Poi Una canzone sbagliata, dedicata a Pasolini e Il bombarolo. Max Marcolini (Zucchero) ha collaborato agli arrangiamenti che vogliono portare la world, il rock e l’elettronica nel suo mondo. È un viaggio fra poesia e musica, quei valori, la sua coerenza fino alla fine in un mondo di incoerenti, per farli conoscere ai giovani, anche quindicenni, che vengono a miei concerti. Perché le sue canzoni parlano di giustizia e fratellanza (anarchia), come le parole di Cristo. Sono felice di farlo, lo sento vicino quando canto e suono: ne il Testamento di Tito ricordo il nostro ultimo tour e il mio arrangiamento (che aveva approvato). È un abbraccio di orgoglio, lo scambio di promesse che ci siamo dati come padre e figlio, fra persone che finalmente ed esplicitamente si stimavano. Meglio tardi che mai”.

L’album uscirà a completare una trilogia, dopo 'De André canta De André – Vol. 1' (2009) e 'De André canta De André – Vol. 2' (2010), con il suo sguardo diverso e credibile, fedeltà non detta. “Tento di fare un’opera nell’opera, di farlo mio con al mia arte e le mie emozioni. È un bell’abbraccio, come la scenografia di Violetta Carpino. Completa il racconto del libro La versione di C. Mi accompagna una super band con Osvaldo di Dio, Davide Pezzin (Ligabue) e Davide Devito, Max Marcolini”.

Primi morsi d’estate. “Ho fatto qualche giorno nella casa di Portobello, in Sardegna, la prima che ha costruito mio padre nel 1968, dove ritrovo gli amici di sempre, anche qualche ragazzi della mia età. È come rivedersi bambini. Mi ricordo quando andavo a pescare con papà e da allora non più smesso, anche se non non ho la barca. Al traino, a due nodi, con l’aguglia viva per dentici e ricciole. Il tonno lo devi pasturare con sarde e sardine, poi lasciare la barca in corrente”. Farà molti concerti ad agosto in zona, per uscire qualche volta in mare con gli amici.