Missoni & Chagall, una coppia arcobaleno

A Sesto Calende in mostra al Museo Archeologico del Palazzo Comunale analogie e differenze fra le creazioni del grande pittore e quelle dello silista

Mostra Missoni & Chagall

Mostra Missoni & Chagall

Sesto Calende (Varese) , 22 ottobre 2016 - Una strana coppia, a prima vista. Ma, a ben guardare le loro opere, termine importante che vale per entrambi, e a ripercorrere le loro vite, e a scorrere i loro testi, fra Marc Chagall, il pittore delle passeggiate in cielo, e Ottavio Missoni, lo stilista dei pullover elegantemente coloratissimi, assonanze ed echi non mancano. Tanto che non è affatto gratuita come potrebbe sembrare “Sogno e colore”, la mostra che, ponendo a confronto le avventure di due artisti che pure non s’incontrarono mai, si è aperta a Sesto Calende, nelle sale del Palazzo Comunale, nell’area del Museo Archeologico. Curata da Luca Missoni, figlio di Ottavio, con la direzione di Sara Pallavicini e Giovanni Lettini, l’esposizione mira in alto: vorrebbe essere la prima di una serie che porti l’arte moderna a conquistarsi una nicchia a Sesto Calende, sinora “solo” culla della “cultura di Golasecca”.

Subito accomunati dalle loro tre patrie, Chagall e Missoni. Il pittore nato nel 1887 a Vitebsk, nell’Impero Russo: di famiglia ebraica, costretto a emigrare prima in Francia, poi negli Stati Uniti. Lo stilista, classe 1921, invece di origini dalmate: natali a Ragusa, adolescenza a Zara, lunga prigionia imposta dalla guerra in Egitto, poi, nell’ordine, Trieste, Milano, Gallarate. E accomunati, oltre che dall’amore per le loro “muse”, Bella e Rosita, dalla passione per l’arte, per il colore. Scrisse Chagall: “Tutti i colori sono gli amici dei loro vicini e gli amanti dei loro opposti”. Gli ha fatto eco, forse inconsciamente, Missoni: “Il colore è parte integrante del mio Dna. Dalla Dalmazia e da Ragusa ho portato con me i blu, che profumano d’oltremare, e i rossi aranciati. I gialli caldi screziati d’oca e marrone. Non possono mancare i neri che amalgamano. E poi il viola, mio colore prediletto, in tutte le sue sfumature”.

Una mostra arcobaleno, quella di Sesto Calende. Che allinea di Chagall tavole della Bibbia e litografie della serie dell’Esodo, di Missoni arazzi patchwork, tessuti e disegni, in particolare studi cromatici e compositivi. Due artisti che non dimenticarono mai le loro sensazioni giovanili, Chagall le isbe dei villaggi russi, Missoni i tramonti sull’Adriatico. Avvolgendoli in atmosfere oniriche. Racconta Luca Missoni: “Mio padre amava dormire e sua madre lo assecondava, tanto che spesso lo lasciava a letto invece di mandarlo a scuola”. A dormire. A sognare. A insegnargli il favoloso mestiere dell’artista avrebbero provveduto gli amici della “banda di Brera”: Crippa e Tadini, Mulas e Alfa Castaldi. Tutti “liberi di testa, tipi dispari, slegati da fasce culturali o politiche”. Senza padroni.

Sesto Calende (Varese), Palazzo Comunale, piazza Cesare da Sesto 1. Fino al 31 dicembre. Info: 0331.928411.