Antologica di un archistar, il segno come vocazione

Gaetano Pesce e Roberto Poggi: due mostre per conoscere l’origine del Made in Italy a Mantovarchitettura

Roberto Poggi mentre lavora il legno

Roberto Poggi mentre lavora il legno

Mantova, 12 maggio 2017 - L’architettura d’avanguardia di Gaetano Pesce, esaltata sotto le volte del corridoio del Capitano a Palazzo Ducale. Poco distante, nella chiesa della Madonna della Vittoria, le perfette esecuzioni di Roberto Poggi, artigiano d’eccellenza e (quasi) coautore dei capolavori creati nel dopoguerra dai protagonisti del design milanese. Nuovo e antico dialogano nelle due mostre-evento che caratterizzano la manifestazione MantovArchitettura 2017, in corso fino al 31 maggio, promossa dal Polo territoriale mantovano del Politecnico di Milano e giunta alla quarta edizione.

La mostra dedicata a Gaetano Pesce - aperta da domani- è un omaggio alla sua eccezionale avventura artistica. Ed è stato lo stesso Pesce a configurare il perimetro nel quale si collocano i lavori accolti a Palazzo Ducale: sono esempi – ha detto – di una scelta che esalta le funzioni etica e politica dell’architettura e la colloca in una dimensione di «figuratività» oltre che di apertura ai contributi esterni. Uno dei pezzi più significativi è la «Pluralist Tower» del 1987, dove più mani firmano le varie sezioni orizzontali dell’edificio. Gaetano Pesce le affianca le immagini dell’Organic Building di Osaka (1989-93) e altre realizzazioni o bozzetti.

Dallo scenario internazionale dell’architetto ligure MantovArchitettura compie un salto non piccolo verso la bottega di un artigiano pavese, Roberto Poggi, che assieme al fratello Ezio la eredità dal papà Carlo. Grazie al sodalizio con l’architetto Franco Albini, Poggi entra in contato con le avanguardie milanesi del dopoguerra e, grazie alla precisione millimetrica e all’amore per l’arte, esegue le opere dei maggiori designer dell’epoca. Il suo palmares comprende nomi come quelli di Renzo Piano, Marco Zanuso, Achille Castiglioni, Vico Magistretti e molti altri. Immagini e oggetti di questa proficua tradizione artigianale sono raccolti nel centro espositivo della Madonna della Vittoria. Si inaugura oggi.