È arrivata una mail? No, un'epistola. A Milano il Festival delle lettere

Ospite d’eccezione Pamela Villoresi

Pamela Villoresi

Pamela Villoresi

Milano, 14 ottobre 2017 - Carta, penna, busta, francobollo. Si scrive a mano per partecipare al Festival delle lettere. Ne sono arrivate 23mila nei 13 anni della manifestazione; 4 anni il più giovane, 97 il più vecchio partecipante; datata 1846 la lettera più antica; di volta in volta indirizzate a un bugiardo, o a un sogno, o per dare le dimissioni. Le 2.145 epistole di quest’anno hanno come destinatario un expat, termine meno definitivo di emigrato (dal Belpaese): «Lettera a un cervello in fuga», il manoscritto dunque richiesto, ipotizzando che ci siano tanti motivi per scappare, in cerca di un riconoscimento, di una situazione più confortevole, di un’esperienza da raccontare, o solo per poter tornare.

Per trovare lavoro, si calcola che siano 3mila i giovani italiani ricercatori espatriati. Le famiglie di questi esuli hanno trovato uno spazio in mammedicervellinfuga.com, blog ideato dalla sociologa napoletana Brunella Rallo (due figli expat oltreoceano da un decennio) per favorire scambi d’informazioni, emozioni e consigli, aiutandosi ad affrontare problemi pratici e affettivi della distanza dai pargoli. Per la prima volta, le protagoniste della community si ritroveranno fisicamente domenica mattina, ore 11, all’UniCredit Pavilion (Piazza Gae Aulenti), sede dell’evento. Ospite d’eccezione, Pamela Villoresi leggerà anche una sua lettera personale: cervello in fuga da casa giovanissima, per amore del teatro, e oggi mamma di cervelli in fuga. Sempre domenica, nel pomeriggio condotto da Omar Fantini, alle ore 16, la premiazione delle lettere vincitrici dell’edizione 2017. Da una giuria che comprende Rosellina Archinto (editore di bellissimi epistolari), è valutata la qualità letteraria. Ma per ogni testo vale quel che una certa Donatella scrive al suo expat, rispondendo al desiderio di ricevere qualcosa che si possa toccare: «La tecnologia ci ha dato tanto, ma tolto piaceri palpabili. Ora sono qui a riprovarci, perché hai ragione tu, avere tra le mani un foglio scritto con la penna è un po’ come accarezzare quelle dita...». Oggi, ore 19, il Festival prende il via con la mostra Buste Dipinte; a seguire, spettacolo di lettere e musica con Eugenio Finardi, Joan Thiele e Bianco.