Van De Sfroos, voce e chitarra a tutto folk all’Open Air Theatre

L’uomo di “Goga e Magoga” torna a Rho dopo il blitz dello scorso marzo all’Auditorium di Via Meda

Davide Van De Sfroos

Davide Van De Sfroos

Milano, 22 settembre 2017 - Abbronzati, tatuati, i ricordi dell’estate rimangono impigliati fra passioni da ombrellone e le avventure di pirati “vegnüü de Varees” come quelle evocati da Davide Van De Sfroos tra i solchi della sua “Yanez”. Una moltitudine che, tramontata la bella stagione con le sue infradito e i suoi mojito, si dà appuntamento domani sera all’Open Air Theatre dell’ex Area Expo per ritrovarsi nella chitarra del cantautore laghèe.

L’uomo di “Goga e Magoga” torna a Rho dopo il blitz dello scorso marzo all’Auditorium di Via Meda per promuovere il (temerario) concertone tenuto poi in giugno tra gli spalti di San Siro. Già direttore artistico nel ’15 dell’Expo Tour, il viaggio nelle province lombarde in dodici tappe organizzato per promuovere l’esposizione universale, Van De Sfroos s’era già esibito in concerto all’ombra dell’Albero della Vita due anni fa con i musicisti incontrati durante il viaggio nei panni di ambasciatore di Regione Lombardia per la cultura e i territori. E non è detto che qualcuno di questi “gruppi a km zero” non li voglia sul palco anche domani. Anche se il primo vero bagno di folla di un’annata davvero speciale Davide Bernasconi alias Van De Sfroos l’ha fatto in primavera a Monza, suonando davanti a ottantamila persone in attesa del Papa.

«È stato quello il momento in cui ho capito che la passione che trasmette tutta quella gente può farti superare la paura», ha detto. «Ero lì da solo sul prato con la mia chitarrina e quel pubblico straordinario mi ha sostenuto, dandomi gioia e non panico». Nato proprio a Monza, ma cresciuto a Mezzegra, sulle rive del lago di Como, Bernasconi in quasi vent’anni di carriera musicale solista (prima aveva suonato nei Potage e nei De Sfroos) ha pubblicato sei album di inediti, incassando il Premio Maria Carta e due targhe Tenco. «Sono anni che giro l’Italia per concerti e serate, sono stato al Festival di Sanremo, la gente mi segue, incontro persone che posseggono tutti i miei dischi. Eppure a volte resta la sensazione di essere un po’ trascurato da parte dei media». Piccoli languori, lievi increspature, di un animo imperscrutabile. Come il lago.