Milano, 5 luglio 2012 - Cento disegni potrebbero cambiare la storia della pittura moderna: si tratta di un fondo di disegni e alcuni dipinti che Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, avrebbe realizzato da giovane, quando era la bottega dal pittore Simone Peterzano. L'annuncio viene dato in esclusiva dall'agenzia Ansa. Le opere sono state rinvenute a Milano dagli storici dell'arte Maurizio Bernardelli Curuz e Adriana Conconi Fedrigolli e domani saranno pubblicate su due e-book.

 

 

''E' un'autentica rivoluzione del sistema Merisi'', sostengono gli studiosi, che per due anni hanno compiuto sopralluoghi a Caravaggio (Bergamo), nelle chiese milanesi e setacciato il Fondo Peterzano, custodito nel Castello Sforzesco e contenente 1.378 disegni del maestro e degli allievi che lavorarono con lui. Tra i reperti ci sarebbe anche un biglietto di proteste scritto di pugno dal giovane Caravaggio: sottoposto a perizia calligrafica in confronto con ricevute vergate dal pittore nel 1605-1606, risulterebbe autografo del Merisi.

 

Pur operando su materiale fotografico, scrive nell'e-book dedicato alla scoperta, Anna Grasso Rossetti, l'esperta che ha condotto la perizia, grafologa e consulente del tribunale di Brescia, ''sono riconoscibili elementi di eguaglianza, corrispondenza e analogia''. Una conclusione che porterebbe a optare per l'autografia, avvalorata anche dall'indagine sui tre scritti dell'analisi grafo-psicologica.

L'assessore alla Cultura del Comune di Milano Stefano Boeri ha commentato la notizia:"Saremmo davvero felici se l'annuncio risultasse fondato. Attiveremo senz'altro le verifiche necessarie, coinvolgendo un selezionato gruppo di specialisti. Nel frattempo invitiamo tutti a una grande cautela, come è giusto fare in questi casi".