Milano, 27 aprile 2012 - Ha appena aperto a Milano lo Spazio eterotopico. Cos'è? "Semplicemente" un luogo aperto a tutti i membri di una famiglia (e non solo), grandi e piccoli, in cui concedersi una tregua dai ritmi frenetici di tutti i giorni, riflettere e ascoltarsi interiormente con il supporto di una guida esperta. Meglio, come dice l'aggettivo "eterotopico", un posto in cui attraversare, grazie alla consulenza di uno specialista (ovvero Chiara Corte Rappis, psicopedagogista clinica e fondatrice dello spazio) i momenti difficili della vita, per tornare ai luoghi e ai tempi ordinari più forti, sicuri e fiduciosi nelle e delle proprie capacità, risorse e potenzialità, spesso nascoste, sottoutilizzate o per nulla utilizzate.

L'"eterotopia" è infatti un termine coniato dal filosofo francese Michael Foucault usato per indicare "Quegli spazi - scrisse lo stesso Foucault - che hanno la particolare caratteristica di essere connessi a tutti gli altri spazi, ma in modo tale da sospendere, neutralizzare o invertire l'insieme dei rapporti che essi stessi designano, riflettono o rispecchiano". Ecco allora che eterotopico è un luogo aperto su altro luogo, allo stesso tempo connesso a tutto lo spazio che lo circonda, e avente lo scopo di far comunicare gli spazi tra loro. Esempi? Lo specchio, ma anche il cimitero, ma anche cinema e teatri.

Insomma, quello appena aperto in via Washintgon 16 a Milano non è semplicemente un altro spazio dedicato alla psicopedagogia ma uno spazio “altro” privilegiato, diverso. Dove anche i visitatori più difficili riusciranno a sentirsi a proprio agio, ché lo spazio è molto gcasah e per niente gstudioh. E dove si organizzano anche serate di approfondimento su temi specifici come la gravidanza, genitorialità, la pre-adolescenza, l'adolescenza. Per il calendario, www.spazioeterotopico.it