Lombardia in zona arancione: ecco cosa si può fare e cosa no

La regione dice addio alla zona rossa. Ma è polemica rovente tra la Lombardia e il Governo

Preparativi per la riapertura di un bar in Galleria a Milano

Preparativi per la riapertura di un bar in Galleria a Milano

Milano, 24 gennaio 2021 - Stamattina Milano e la Lombardia si sono risvegliate in zona arancione. Decine di negozianti e attività, già oggi, e molti di più domani potranno rialzare le saracinesche e riaprire i battenti. Riaprono, quindi, i negozi al dettaglio. Ok all'attività sportiva all'aperto, senza uscire dal proprio Comune. Stop ancora, invece, alle consumazioni dentro bar e ristoranti o nelle loro immediate adiacenze. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato le ordinanze per il cambio di colore di due regioni: la Lombardia, appunto, con Rt a 0,82 che da rossa è diventata arancione e la Sardegna che con Rt a 0,95 in peggioramento è passata dal giallo in area arancione. Le nuove regole sono in vigore da oggi domenica 24 gennaio. Il passaggio di zona è stato al centro di roventi polemiche fra Regione Lombardia e Governo che si sono rimpallati la responsabilità per i dati sbagliati che una settimana fa hanno condannato la Lombardia a una, ingiusta, settimana di zona rossa. 

Migration

Di seguito le regole della zona arancione, valide dalla giornata di oggi: ecco cosa si può fare e cosa no

Spostamenti

Si può circolare dalle 5 alle 22 nello stesso Comune. E' consentita una sola visita al giorno a casa di parenti o amici, nello stesso Comune, in massimo 2 persone più figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi. Dai Comuni fino a 5.000 abitanti, spostamenti consentiti anche entro i 30 chilometri dai confini con divieto di andare nei capoluoghi di Provincia. E' possibile spostarsi in altri Comuni per lavoro, salute o necessità o per servizi non presenti nel proprio. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5. E' necessaria l'autocerficazione per spostarsi.

Centri commerciali

Sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Restano aperti all'interno farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie, vivai.

Zona arancione, nel fine settimana negozi chiusi nei centri commerciali

Scuole

Attività in presenza al 100% per scuole dell'infanzia, elementari e medie (queste ultime tranne che in Campania, dove resteranno chiuse fino al 25 febbraio). Alle superiori didattica in presenza alternata per minimo il 50% e fino al 75% degli alunni. Università aperte o chiuse su autonoma decisione dei rettori, in base all'andamento dell'epidemia.

Trasporto locale 

Capienza massima al 50% dei mezzi, salvo i mezzi dedicati al trasporto scolastico.

Ristorazione e negozi

Consumazioni sempre vietate all'interno di bar e ristoranti e nelle immediate adiacenze. Dalle 5 alle 18 permesso l'asporto di cibi e bevande da tutti i locali, dalle 18 alle 22 solo dai locali con cucina. Consegna a domicilio senza limiti di orario. Vietato consumare cibi e bevande in strade o parchi dalle 18 alle 5. Riaprono i negozi al dettaglio.

Zona arancione, le regole per bar e ristoranti

Zona arancione, ecco i negozi aperti

Tempo libero

Sono chiusi musei, mostre teatri, cinema, palestre e piscine. Aprono i centri sportivi. Attività sportiva all'aperto consentita purché nei confini del proprio comune.

Gioco

Sospese le attività di sale scommesse, bingo, sale giochi e slot machine anche in bar e tabaccherie

Il piano per la ripartenza

Il vero test della ripartenza sarà lunedì, con la riapertura delle scuole e il ritorno massiccio al lavoro. Con la zona arancione, infatti, è previsto il rientro in classe al 50% delle scuole superiori. Comune di Milano, Agenzia del trasporto pubblico locale e Atm, con il coordinamento della Prefettura, hanno predisposto un piano che, nelle intenzioni dei promotori, dovrebbe sostenere l'impatto con l'aumento di traffico e di passeggeri sui mezzi pubblici.