Vittorio, riconosciuto da una cicatrice. "Uno strazio, puntavano solo ai soldi"

Seveso, lo choc della nipote di Zorloni: ci aspettavamo fosse un fattore umano. Mio cugino aveva solo 5 anni

Vittorio Zorloni e la compagna

Vittorio Zorloni e la compagna

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Seveso (Monza)  - Uno strazio infinito. Per la famiglia di Vittorio Zorloni, dopo la conferma degli arresti e le parziali ammissioni di colpa della scorsa notte, quando si è saputo che è stato trovato anche il secondo "forchettone" utilizzato per bloccare i freni d’emergenza della funivia del Mottarone, il dolore è cresciuto ancora. Mamma Cesarina, 83 anni, e le sorelle Roberta (55) ed Elisabetta (45), insieme alle nipoti, vivono nella frazione Baruccana di Seveso. Beatrice, la nipote di Vittorio Zorloni , racconta quasi in stato di choc il vortice di notizie terribili e che hanno travolto come uno tsunami mamma Roberta e la zia Elisabetta. Non c’è neppure il tempo del pianto, perché l’iter burocratico coinvolge tutti in cavilli e scontri. Come avete reagito alla notizia che la Procura di Verbania ha disposto l’arresto di tre persone, indagate per l’incidente di domenica? "Ce lo aspettavamo. Non era possibile che in questa tragedia della funivia del Mottarone dove domenica mattina hanno perso la vita 14 persone non ci fosse un colpevole. Non cadono dal sole le funicolari. Questa è solamente una conferma che ci vede oltre che disperati, anche arrabbiati e disorientati. Mio zio Vittorio doveva compiere 55 anni e si era rifatto una vita con Elisabetta ed è morta con il mio cuginetto Mattia. Lui aveva solo 5 anni. Ora loro non ci sono più e noi tutti siamo in uno stato di choc. Siamo preoccuparti per nonna Cesarina". Chiedete giustizia per questo crimine? "La mamma e la zia sono così impegnate che in queste ore neppure parlano più. Ma è giusto che per quelle persone sia scattata l’accusa è di omicidio colposo e di rimozione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. Non so cosa altro scopriranno, ma hanno sulla coscienza 14 vite. Per risparmiare? Perché? Non è giusto". Mamma Roberta e zia Elisabetta cosa dicono? "Escono la mattina e rientrano distrutte la sera. L’altro giorno sono dovute accorrere per il riconoscimento. Per loro è stato uno strazio. Lo zio è stato individuato per una cicatrice sul collo. Erano traumatizzate. Anche perché le salme erano sotto sequestro. Oggi (ieri) sono accorse a Vedano Olona per organizzare i funerali e accordarsi con la figlia Angelica, nata a del primo matrimonio e i parenti della compagna Elisabetta. Un delirio. Credo che ancora non abbiamo realizzato quanto soffriranno. Non si sono fermate un attimo da quando, domenica notte, siamo stati informati della tragica notizia". A Seveso organizzerete una cerimonia per il funerale? "Ho sentito che mamma e zia parlavano. Sicuramente sarà organizzato qualcosa, ma non so dire nulla di specifico. Siamo in balia del caos totale a causa di questo evento catastrofico. Mi auguro che si riuscirà a convivere con questa terribile perdita". Beatrice è sola in casa e pensa alla nonna e al grande dolore che cambierà per sempre la vita di sua mamma e della zia. I suoi occhi sono umidi e la voce, si ferma di tanto in tanto. Ma lo sguardo si perde nel vuoto. Ha solo 19 anni e ha perso l’adorato zio, un punto di riferimento.