CHIEDILO A MARONI / Sanità, con 35 milioni offriamo più visite. E così tagliamo l’attesa

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Roberto Maroni

Roberto Maroni

Milano, 27 novembre 2016 - Buongiorno Presidente, per una banale ecografia al pube ci vogliono 14 mesi. Sì, 14 lunghi mesi mentre pagando 70 euro oltre a Iva il giorno dopo la fai da privato servito e riverito. Questo succede presso l’Ospedale Leopoldo Mandic di Merate (LC): dove sono i nostri soldi con cui paghiamo i vari balzelli governativi?Ivano Orlandi Egregio governatore Maroni, vorrei sapere se nella nostra sanità Lei ritiene giustificata la tempistica degli appuntamenti per un esame di colonscopia, dove normale è una attesa di 100 giorni e di circa 46 con il bollino verde. Giovanni Ceriotti, Luino (Brescia) GENTILE IVANO e gentile Giovanni, premetto intanto che come Presidente della Regione ho varato un piano straordinario proprio per la Sanità di 500 milioni di euro. Una gran parte di queste risorse saranno utilizzate per abbattere le liste d’attesa. Non solo. Regione Lombardia è impegnata su molti fronti per migliorare la situazione: ricercando l’efficienza organizzativa nelle strutture erogatrici, promuovendo l’appropriatezza delle prescrizioni, investendo risorse economiche integrative. Abbiamo ad esempio ampliato alle ore serali, al sabato e alla domenica la possibilità di prenotare visite ed esami, e stanziato ulteriori 35 milioni di euro da destinare all’incremento dell’offerta di prestazioni, in particolare quelle oggi più critiche per tempi di attesa. A fronte di questo le realtà sanitarie pubbliche, in base alle proprie caratteristiche organizzative e di dotazione organica sono in grado di eseguire ogni giorno come Servizio Sanitario un determinato numero di prestazioni.

Esaurita la capacità giornaliera si slitta inevitabilmente verso i giorni successivi. La norma nazionale che disciplina le prestazioni sanitarie “intramurarie” permette tuttavia ai medici ospedalieri di esercitare anche privatamente in libera professione. Poiché per le prestazioni a pagamento c’è poca domanda, la struttura sanitaria, se sollecitata dall’utenza, può offrire di valutare - in alternativa all’attesa - un accesso rapido, ma in solvenza. Considerate, inoltre, che sui tempi di attesa pesa anche l’indicazione della “Classe di priorità” che il medico può indicare sulla prescrizione degli esami o delle visite che ritiene più urgenti. Se poi l’attesa in una specifica struttura non è adeguata all’aspettativa, contattando il Call Center di prenotazione 800.638.638, ma anche i Centri Unici di Prenotazione delle singole realtà pubbliche o private accreditate, è sempre possibile verificare se in altre realtà del territorio ci sono migliori opzioni.