Busto, pestate in strada: "Mi ha detto 'dammi la mano', poi mia sorella ha perso i sensi"

La pensionata finita in coma dopo l’aggressione

Wilma, sorella della donna  in rianimazione

Wilma, sorella della donna in rianimazione

Busto Arsizio (Varese), 19 novembre 2017 - É ancora ricoverata in rianimazione in pericolo di vita Argia Calmosi la donna di 84 anni aggredita con violenza e fatta cadere a terra giovedì pomeriggio a Busto Arsizio, mentre faceva una passeggiata con la sorella minore Wilma, di 67 anni. L’aggressore, un 29enne romeno con diversi precedenti penali, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. La Polizia nelle scorse ore ha sentito tutti i testimoni della vicenda, per poter ridisegnare esattamente l’accaduto.

Intanto i familiari di Argia, stretti al suo capezzale, attendono con ansia che le sue condizioni migliorino, ma i medici non si pronunciano. Per salvarle la vita gli specialisti dell’ospedale Niguarda l’hanno operata d’urgenza poche ore dopo il suo ferimento, per limitare i danni dell’emorragia cerebrale che l’ha colpita a seguito di tre fratture al cranio, riportate dalla donna in seguito alla caduta. “Dammi la mano” ha detto Argia a sua sorella durante il tragitto in ospedale, per poi perdere i sensi. Wilma, che non si dà pace per quanto è capitato a quella che ha descritto come «una seconda madre», circa un’ora e mezza prima era stata aggredita dallo stesso giovane, ma per lei le conseguenze non sono state così gravi.

Il romeno le si era parato davanti in corso Europa, sempre a Busto Arsizio, dove la 67 enne era arrivata da pochi minuti, diretta con la sorella nel centro città per la consueta passeggiata settimanale. P.C., sbandato di 29 anni allontanato da altri comuni lombardi per i suoi eccessi di aggressività, le ha sferrato un pugno alla spalla, senza motivo e poi si era allontanato. In molti lo avevano visto ciondolare per la cittadina del varesotto prima delle aggressioni, ma purtroppo nessuno ha pensato di telefonare al 112 per segnalarlo. La cittadinanza e la Rete hanno reagito con sconcerto e rabbia all’episodio. «Siamo il paese dei balocchi per i delinquenti di tutto il mondo», scrive un utente di Facebook , a cui fanno eco decine di commenti analoghi di persone persuase della mancanza di giustizia nel paese, un luogo in cui la sicurezza viene percepita come sempre più labile.