Omicidio Lidia Macchi, Stefano Binda trasferito a San Vittore

Il trasferimento sarebbe connesso anche al fatto che l'istituto milanese ha maggiori possibilità anche da un punto di vista medico e di assistenza

Lidia Macchi (Newpress)

Lidia Macchi (Newpress)

Varese, 29 gennaio 2016 - Stefano Binda, l'uomo arrestato nei giorni scorsi in relazione all'omicidio della studentessa Lidia Macchi nel 1987, è stato trasferito dal carcere dei Miongi di Varese a quello milanese di San Vittore. Il trasferimento, a quanto si è appreso, sarebbe connesso anche al fatto che l'istituto milanese ha maggiori possibilità anche da un punto di vista medico e di assistenza.

Il trasferimento di Binda, a quanto si è saputo, deriverebbe da una valutazione del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) alla quale il sostituto pg di Milano Carmen Manfredda ha dato il proprio nullaosta. L'uomo, laureato in filosofia ed ai tempi del delitto vicino a Comunione e Liberazione, è stato arrestato il 19 gennaio scorso. Si è avvalso della facoltà di non rispondere sia davanti al gip di Varese Anna Giorgetti che al sostituto pg Manfredda. I suoi legali hanno chiesto alla Cassazione che sia annullata l'ordinanza di custodia cautelare.

L'avvocato Sergio Martelli, difensore di Stefano Binda, non conosce le ragioni del trasferimento del suo assistito dal carcere di Varese a quello milanese di San Vittore. "Oggi, alle 14 - spiega il legale - sono andato in carcere a Varese ed ho appreso del trasferimento del mio assistito". "Il signor Binda stava bene e, quindi, non capisco se ci siano alla base delle ragioni sanitarie. Certo è che questo costituisce un danno per la nostra difesa". "Il signor Binda - ha proseguito il legale - non mi ha mai raccontato di stare male in carcere, a Varese abbiamo sempre trovato persone dalla massima sensibilità e competenza".