Marco Cartasegna: "Sto vivendo il cyberbullismo sulla mia pelle"/ VIDEO

L'ex tronista milanese nel mirino degli utenti del web. La colpa? Forse la presunta relazione con Soleil Sorge, ex fidanzata di Luca Onestini

Marco Cartasegna (Foto Instagram)

Marco Cartasegna (Foto Instagram)

Milano, 19 ottobre 2017 - Marco Cartasegna, ex tronista milanese di 'Uomini e Donne', ora tutor a 'Detto Fatto', fa un appello contro il cyberbullismo. "Lo sto vivendo sulla mia pelle", dice in un video postato sul suo profilo Facebook. Il 27enne milanese, negli ultimi giorni, è nel mirino del gossip per una presunta relazione con Soleil Sorge, fidanzata (o meglio ex, stando alle ultimi dichiarazioni della ragazza ndr)  di Luca Onestini, rinchiuso nella Casa del GF Vip 2. E questa potrebbe essere la ragione dei nuemrosi attacchi che sta subendo sui suopi profili social.

"Il cyberbullismo lo sto vivendo sulla mia pelle negli ultimi giorni. Posso garantivi che non è piacevole. A me non fa particolarmente male perché ho le spalle larghe e una certa esperienza, però pensare che gli insulti che mi sono rivolti in questi giorni vengano rivolti anche a ragazzini e ragazzine di 12, 13, 14 anni mi spaventa enormemente. Non posso immaginare come persone che stanno diventando grandi possano reagire di fronte a una simile violenza. Lo trovo spaventoso, mi atterrisce e mi fa pensare che io debba fare qualcosa a riguardo", racconta l'ex tronista.

Poi, avanza una sua proposta: "Le persone devono mettere nome, cognome e faccia. Sui social la gente si sente legittimata ad usare una violenza ed una terminologia che, nella vita reale, non utilizzerebbe mai. Io non capisco perché sui social valga tutto. Sui social devono valere le stesse regole che valgono nella vita reale. Non credo nella multa pecuniaria, credo che quando uno sbaglia deve essere segnalato, i social devono verificare e la misura debba essere quella di non poter usare il social per tot. tempo". E chiama in causa anche Selvaggia Lucarelli: "Ha fatto un’intervista che avanza una proposta che penso anche io: tu ti registri sui social ma devi allegarci anche un documento. Puoi usare un nome fittizio, ma la tua pagina sarà sempre collegata al documento caricato".

Qualche ora dopo la pubblicazioen del video, Caratsegna ringrazia tutti coloro che gli sono vicini: "Ho ricevuto moltissimi messaggi di sostegno alla causa, alcuni hanno condiviso con me la loro esperienza, vi ringrazio per averlo fatto e spero che parlare di questa piaga possa servire a cambiare le cose. A quelli che mi accusano di sfruttare la mia visibilità per parlare di cyberbullismo rispondo che sì, è esattamente quello che sto facendo! Gli insulti che vengono rivolti a me sono irrilevanti, non sto portando avanti questa iniziativa per difendere me, ma uso la mia voce, che in questo momento è molto forte, per dare voce a chi non ne ha. E soffre". Alla fine del post, il giovane inserisce un link per firmare una petzione contro il cyberbullismo.