Lombardia in zona gialla, da quando? Si punta sul 31 gennaio

Nel fine settimana la mappa dell'Italia potrebbe nuovamente cambiare colore

Lombardia in zona gialla dall'1 febbraio

Lombardia in zona gialla dall'1 febbraio

Milano, 28 gennaio 2021 - Mezza Italia vede la zona giallada domenica 31 gennaio, infatti, il nostro Paese potrebbe trovarsi con 16 Regioni e Province gialle, cioè 10 in più rispetto a quelle di oggi. Altre 5 realtà locali, inoltre, sarebbero arancioni, ma resta il dubbio che una di queste possa restare rossa. Dipenderà tutto dal monitoraggio dell'Istituto superiore della sanità in programma domani, venerdì 29 gennaio, che prenderà in considerazione la settimana che va dal 18 al 24 gennaio. Con un aggiornamento fino al 27 gennaio. Poi sabato 30 gennaio potrebbero arrivare le ordinanze del ministero della Salute, eventualmente in vigore già da 24 ore dopo. La regola sui colori, ribadita nei vari Dpcm, prevede che si debba restare due settimane in una zona prima di passare a quella con meno restrizioni, sempre che i dati siano per due monitoraggi consecutivi compatibili con la nuova classificazione.

Colori regioni: ecco quali cambiano colore da domenica 31 gennaio

Cosa succede in Lombardia?

La Lombardia è in zona arancione solo da venerdì 22 gennaio. Quindi, attualmente, non vi sarebbero (il condizionale è d'obbligo) possibilità di cambiare colore, proprio perchè non sono trascorse le due settimane di prassi. Se ne potrebbe riparlare dal 7 febbraio, in base ai dati. Ma come ormai noto, qualche giorno fa, la regione è stata riclassificata in arancione anche per la settimana precedente, in base alla rettifica, dopo un errore nel calcolo dell'indice Rt che l'aveva fatta finire in zona rossa. Stando a questo, sarebbero dunque trascorsi quindici giorni. Quale criterio sarà ritenuto valido e quale decisione sarà presa? "Se i numeri lo consentono, e dalle ultime indicazioni Rt sembrerebbe di sì, occorre tornare al più presto in zona gialla per far ripartire anche ristoranti e bar", ha detto Confcommercio Lombardia. "L'altro fronte prioritario resta il risarcimento rapido delle imprese per i danni subiti dall'errata valutazione della zona rossa. Chi ha sbagliato dovrà assumersi la responsabilità, ma il rimpallo delle colpe non ci interessa: l'urgenza sono risarcimenti congrui per una chiusura immotivata". Secondo l'associazione ormai "il ritorno in zona gialla sarebbe una scelta logica. Ciò consentirebbe, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, ad oltre 45 mila imprese della ristorazione di riprendere la propria attività".

Lombardia in zona arancione o in zona gialla?
Lombardia in zona arancione o in zona gialla?

Da zona arancione a zona gialla

L'Emilia Romagna, la Calabria e il Veneto, che sono arancioni dall'8 gennaio probabilmente diventeranno gialle. Ma il 15 sono diventate arancioni anche Lazio, Piemonte, Val d'Aosta, Liguria, Marche, Friuli e Abruzzo. Queste regioni alla fine della settimana saranno rimaste per 14 giorni in quella zona e nel monitoraggio di venerdì scorso avevano dati da gialla. Ancora una volta, se quei numeri domani saranno confermati potranno tornare nella classificazione con meno restrizioni. 

Le regioni che restano arancioni

Puglia, Umbria e Sardegna molto probabilmente resteranno arancioni perché l'altra settimana avevano dati compatibili con quella zona. Se anche domani andassero bene sarebbero solo alla prima settimana con numeri da giallo. 

Le regioni che restano in zona gialla

In zona gialla si trovano, e dovrebbero restarci visto come sono andati i numeri, ad esempio quelli dei contagi, la Toscana, il Molise, la Basilicata, la Campania e la Provincia di Trento.

Da zona rossa a zona arancione

Al momento la Provincia di Bolzano e la Sicilia si trovano in zona rossa ma l'altra settimana la prima aveva dati da arancione e la seconda da giallo. In base alle regole dettate dal Governo, potrebbero finire entrambe in arancione. Restano però ancora dubbi su Bolzano, perché ha visto ancora un incremento importante dei nuovi positivi che potrebbe mantenerla nella zona con i provvedimenti più restrittivi.