Marisa Laurito e Iva Zanicchi
Milano, 19 gennaio 2018 - Neanche fossero Thelma & Louise. Certo, con qualche anno in più e un pizzico di carica erotica in meno. Che l’anagrafe non perdona. Ma alla fine anche loro paladine di libertà e indipendenza. E che il maschio se ne vada pure a quel paese… Questo lo spirito di «Due donne in fuga», ovvero Iva Zanicchi e Marisa Laurito. Che un bel giorno decidono di lasciarsi le proprie vite alle spalle e andare alla scoperta di sé stesse e del mondo. O qualcosa del genere. Che c’è un punto oltre il quale non si torna più indietro. Per quanto stanche si possa essere. Una commedia. Ma gonfia di sfumature. Che da stasera arriva ospite del Teatro Nuovo in San Babila per la regia di Nicasio Anzelmo. Il testo è la versione italiana di un fortunatissimo lavoro francese di qualche anno fa «Le fuggitive» di Pierre Palmade e Christophe Duthuron, campione d’incassi oltralpe e qui adattata da Mario Scaletta. Non è la prima volta che la commedia gira per teatri italiani. Anzi. Qualche stagione fa era stata portata in scena anche da una vera coppia di prime donne del palcoscenico: Milena Vukotic e Valeria Valeri. Difficile trovare di meglio. Ora tocca a Iva Zanicchi e Marisa Laurito. Diverse in tutto, si ritrovano per caso insieme su una strada statale mentre fanno l’autostop. Situazione ambigua. Ma in realtà entrambe fuggono dalla loro vita: Margot da trent’anni di quotidianità da casalinga disperata; Claude dalla casa di riposo il Baobab dove il figlio l’ha parcheggiata dopo la morte del marito. Il resto è storia. Una girandola di incontri e di (dis)avventure. Un elenco lungo così di scenette a raccontare di una stramba fuga che diviene desiderio di vita. Di libertà. Di essere finalmente solo ed esclusivamente sé stesse.
Da stasera al 28 gennaio al Teatro Nuovo in San Babila.