Lombardia, geografia del rischio dopo il disastro Seveso: 285 stabilimenti critici / MAPPA

La provincia che ha più stabilimenti a rischio è Milano con 67, Sondrio a basso impatto. Guarda la mappa

La geografia del rischio disastro industriale in Lombardia

La geografia del rischio disastro industriale in Lombardia

Milano, 3 dicembre 2016 - In Lombardia il problema del rischio di incidenti esiste sempre ed è anche molto diffuso. Secondo i dati dell’Arpa regionale sono 285 gli stabilimenti a rischio di incidente nella regione. La provincia che ne ha di più è Milano con 67, quella messa meglio è Sondrio. E, tra gli stabilimenti, 153 hanno una soglia di rischio elevata. La mappa del rischio è figlia dell’incidente all’Icmesa: il 10 luglio del 1976 dallo stabilimento di Seveso fuoriuscì una nube di diossina che si posò sulle persone e sulle cose. Dover tenere sott’occhio quasi trecento stabilimenti non è semplice. L’ultimo episodio è avvenuto giovedì pomeriggio, quando un incendio divampato nella raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi (Pavia) ha scatenato il panico. E ieri il governatore Roberto Maroni e l’assessore regionale all’Ambiente, Claudia Terzi, hanno fatto un sopralluogo nella zona.

 

 

 

Il presidente ha detto che «l’emergenza è stata affrontata con un grande lavoro di squadra, la gestione è stata all’altezza. C’è stata paura ma per fortuna non si è fatto male nessuno e non risultano ricadute negative su aria, acqua e terreno». E la Terzi ha sottolineato che «da lombarda non ho motivo per essere preoccupata». Lunedì pomeriggio «arriveranno dai tecnici i primi risultati delle analisi e faremo le valutazioni necessarie».

Da parte sua Rosalba Cicero, segretario generale della Filctem Cgil Lombardia, spiega: «All’Eni chiediamo di garantire con atti concreti, l’impegno a prevenire per il futuro eventi di tale natura, sia per chi lavora oggi in azienda, sia per l’impatto della stessa sul territorio».