Rogo a Mortara, montagna di rifiuti in fiamme: scuole chiuse e niente sport all’aperto

Incendio alla Eredi Bertè, paura anche nei Comuni vicini

L'incendio con la densa colonna di fumo

L'incendio con la densa colonna di fumo

Mortara (Pavia), 7 settembre 2017 - Scuole chiuse oggi e Mortara e Vigevano. Lo hanno deciso, con un’apposita ordinanza i sindaci Marco Facchinotti ed Andrea Sala a seguito dell’incendio che è divampato nella prima mattinata di ieri alla Eredi Berté di Mortara, azienda che si occupa della raccolta di rifiuti speciali. Il primo cittadino di Vigevano ha anche ordinato la sospensione delle attività sportive e ludico-ricreative all’aperto. Come lui anche i sindaci dell’intera area, su richiesta della Prefettura, hanno invitato i cittadini a restare in casa, a non consumare i prodotti degli orti e, agli agricoltori, di stoccare i prodotti raccolti in attesa di conoscere il risultato delle analisi svolte e ieri e che verranno ripetute nei prossimi giorni.

Nell’area interessata dall’incendio l’Arpa ha installato alcune centraline mobili. Questa mattina verrà prelevato un campione ad alto volume installato ieri per la determinazione della presenza di micro-inquinantie. Entro 72 ore saranno invece disponibili le analisi relative alla presenza di diossine, la circostanza di gran lunga più preoccupante. «Dagli ultimi aggiornamenti – illustra una nota dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente – relativi ai valori degli inquinanti convenzionali, vale a dire biossidi di zolfo, ossidi di azoto e Pm10, non si evidenziano anomalie che possano essere ricondotte all’incendio in corso». «Si sta procedendo allo sbancamento del materiale – spiega il sindaco di Mortara, Marco Facchinotti – un’operazione che si annuncia molto lunga. Intanto abbiamo deciso di procedere alla chiusure delle scuole; si tratta di un provvedimento di natura cautelare. Non vogliamo che si ingeneri dell’allarmismo».

Sul posto già in mattinata si è recato personalmente il nuovo prefetto di Pavia, Attilio Visconti, che ha spiegato come «il quadro non è confortante – ha detto – e potrebbe sussistere il rischio della presenza di diossina. Intanto ho chiesto ai sindaci di provvedere ad emettere delle ordinanze in attesa di poter disporre dei risultati della analisi dell’Arpa». Immediate le reazioni dal mondo politico, con Iolanda Nanni, esponente del Movimento 5 Stelle. «La Lomellina brucia – ha detto – e non è più tollerabile assistere impotenti a roghi e nubi tossiche che nel giro di pochi mesi stanno letteralmente avvelenando il territorio. Arpa e Ats – ha aggiunto Nanni – devono potenziare i controlli presso questo genere di impianti, affinché adottino tutte le misure atte a scongiurare gli incendi che si moltiplicano il modo preoccupante e che producono danni incalcolabili alla salute e al suolo». «Quello di ieri – le fa eco Giuseppe Villani, consigliere regionale del Pd – è l’ennesimo fatto grave di questo tipo che si verifica sul territorio della Lomellina, dopo il gravissimo incendio alla raffineria dell’Eni di Sannazzaro e quello di un’altra azienda di trattamento rifiuti a Parona. Pur senza alimentare inutili allarmismi – conclude – l’incendio di oggi si pone come ulteriore emergenza. Ci auguriamo che l’Arpa effettui maggiori azioni di prevenzione e controllo». Il consigliere regionale della Lega Nord, Silvia Piani, che ieri mattina si è recata a Mortara, ha invece annunciato l’intenzione di convocare Arpa, Ats e Provincia a riferire in commissione ambiente». La situazione che si è venuta a creare a Mortara è seguita con attenzione anche dal Coldiretti che chiede all’Arpa di poter disporre nel più breve tempo possibile dei dati relativi all’eventuale presenza di sostanze inquinanti per valutare il da farsi. «Fino da ora – fa sapere Wilma Pirola, presidente di Coldiretti Pavia – confermiamo il nostro impegno a collaborare con le istituzioni sanitarie per tutelare la salute dei consumatori. Al tempo stesso però chiediamo anche attenzione per tutte quelle azienda agricole che dovessero risultare coinvolte»