Gli incendi dolosi devastano i monti, già in fumo 2.300 ettari di bosco

Emergenza senza fine tra la Valchiavenna, il Comasco e la Bergamasca, aspettando la pioggia. La mano dell’uomo

IMPEGNO Un’azione contro il fuoco a Piuro, in Valchiavenna

IMPEGNO Un’azione contro il fuoco a Piuro, in Valchiavenna

Sondrio, 24 aprile 2017 - I boschi della Lombardia sono sotto assedio, e gli incendi che stanno distruggendo ettari ogni ora che passa non accennano a dare tregua. In quattro mesi distrutti oltre 2.300 ettari. Ma si attendono le piogge, previste a partire da domani, per sperare. I roghi più devastanti sono quelli che si stanno registrando a Piuro, in Valchiavenna (Sondrio); a Garzeno (Como); e a San Giovanni Bianco (Bergamo), quest’ultimo ormai sotto controllo e in fase di bonifica. Solo per quanto concerne questi tre incendi, oltre 600 ettari sono andati in fumo. E non è ancora finita. Ma sono decine gli incendi di piccola e media entità in tutta la regione, e per la maggior parte sono attribuibili alla mano dell’uomo. Non sono incendi «colposi», innescati per una drammatica leggerezza, ma fiamme appiccate volontariamente e che ora, complice la siccità e il forte vento di questi giorni, stanno letteralmente devastando i boschi lombardi.

A Garzeno sono stati individuati ed arrestati due dei presunti piromani, mentre a San Giovanni Bianco si indaga per individuare chi ha innescato il rogo. Ma vi sono pochi dubbi sull’origine dolosa delle fiamme. E anche per la giornata di oggi la Sala operativa della Protezione civile regionale, la cui attività è coordinata dall’assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali, ha emesso un avviso di conferma di moderata criticità (codice arancione) per rischio incendi boschivi per Valchiavenna, Alta Valtellina e Alpi Centrali in provincia di Sondrio; zona Verbano in provincia di Varese; zona Lario nelle province di Como e Lecco; Brembo, Alto Serio-Scalve, Basso Serio-Sebino nelle province di Bergamo e Brescia; Valcamonica e Oltrepò Pavese.

La comunicazione vale anche come segnalazione di codice giallo (criticità ordinaria) per le zone Mella-Chiese e Garda in provincia di Brescia e Pedemontana Occidentale nelle province di Varese, Como e Lecco. Poi, da domani, le condizioni meteorologiche dovrebbero dare un grande aiuto agli uomini impegnati da giorni per spegnere le fiamme. Previsti, infatti, pioggia e temporali, in particolare proprio nelle tre zone messe in ginocchio dagli incendi più devastanti. Il resto lo si potrà verificare nei prossimi mesi, quando la primavera cederà il passo all’estate. Se le colline e le montagne continueranno a essere così secche, il rischio di andare incontro ad altri giorni di fuoco resterà molto alto.