Incendi in Lombardia, è stato di emergenza: 15 anni per rimediare ai danni/ FOTO E VIDEO

I boschi continuano a bruciare: per la Regione Lombardia è stato di emergenza. L’assessore alla Protezione civile Laura Bordonali lo chiederà al ministro Minniti

Il ministro Marco Minniti

Il ministro Marco Minniti

Milano, 31 ottobre 2017 - I boschi continuano a bruciare: per la Regione Lombardia è stato di emergenza. L’assessore alla Protezione civile Laura Bordonali lo chiederà al ministro Minniti, ieri a Varese per fare il punto sull’incendio che desta maggiore preoccupazione. L’impegno dei vigili del fuoco è senza sosta: «Non solo a Varese dove le scuole della zona di Luvinate, uno dei paesi a ridosso del Parco regionale di Campo dei Fiori, sono rimaste chiuse - sottolinea l’assessore -, ma anche a Tavernerio e Veleso, nel Comasco, a Tremosine, in provincia di Brescia e Romagnese, nel Pavese, mentre è in corso la bonifica dell’area interessata dal rogo a Forcola in Valtellina. Spento l’incendio a Novate Mezzola, sempre in provincia di Sondrio».

A dar man forte ai vigili del fuoco sono giunti anche due elicotteri inviati dalla confederazione elvetica e due Canadair dalla Croazia. Finora sono andati in fumo circa 400 ettari di bosco. Sempre a Varese si è almeno evitato che le fiamme arrivassero a danneggiare l’osservatorio Astronomico e altri edifici. A scopo precauzionale sono state fatte allontanare da casa alcune persone a Barasso, in località Pian delle Resinose. Il rogo che dal 25 ottobre sta tenendo col fiato sospeso è stato innescato da un piromane e su questo fronte sono in corso indagini, se individuato rischia fino a 15 anni di carcere. L’incendio nel Comasco ha bruciato finora 40 ettari di bosco ceduo e conifere e ancora non è del tutto domato. Identica situazione nel Bresciano. Seppur lentamente, sta invece rientrando l’allarme in Valtellina: i 500 residenti di Tartano non sono più isolati, ma l’unica strada che li tiene collegati al resto della provincia e minacciata dal fuoco sarà percorribile solo a orari prestabiliti di giorno e non di notte, per precauzione. Domate le fiamme si innesca un altro grave problema in queste zone, quello delle frane, perchè il terreno diventerà molto più instabile. Perché i boschi guariscano dalle ferite inferte ci vorranno, secondo una stima di Coldiretti, almeno quindici anni.