Errore sui dati Rt: ecco cosa è successo tra Regione Lombardia e Iss

Fontana accusa la Cabina di regia di non aver valutato anche l'Rt ospedaliero. Ma dall'Istituto superiore di Sanità precisano: "L'algoritmo usato è corretto, da aprile non è mai cambiato"

Attilio Fontana

Attilio Fontana

Milano, 24 gennaio 2021 - Se la Cabina di regia, riunitasi il 15 gennaio scorso, avesse valutato anche l'Rt ospedaliero "avrebbe sicuramente escluso la Lombardia dallo scenario 3", determinando la sua collocazione non nella zona rossa ma in quella arancione, "perché i valori di Rt regionali non erano prevalentemente e significativamente compresi tra Rt=1,25 e Rt=1,5 (lo era solo Rt sintomi), mentre Rt ospedaliero era al di sotto di 1". Sono le conclusioni a cui, da quanto si apprende, sarebbe arrivata la Regione Lombardia che, dopo aver chiesto la sospensione dell'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, ora è pronta a un nuovo ricorso al Tar per dimostrare che l'errore di valutazione è da imputare all'Istituto superiore di sanità.

L'uscita dalla zona rossa non è bastata all'amministrazione regionale, che va avanti con il ricorso presentato al Tribunale amministrativo regionale del Lazio, che continua a chiedere chiarezza su tutta la vicenda. Ma a Roma la linea ministeriale non cambia, e dall'Istituto superiore di sanità è arrivata una precisazione: "L'algoritmo utilizzato per il calcolo dell'Rt nel monitoraggio dell'epidemia Covid-19, è corretto, da aprile non è mai cambiato ed è uguale per tutte le Regioni che lo hanno utilizzato finora senza alcun problema".