Bocciature anomale e trasferimenti errati: la strana estate dei professori lombardi

Più della metà si concentrano alle medie. L’allarme del sindacato

Cattedre vuote (De Pascale)

Cattedre vuote (De Pascale)

Milano, 19 agosto 2016 - Più di 8mila posti vacanti nelle scuole lombarde dopo i trasferimenti. L’allarme arriva dalla Flc-Cgil. «Ad oggi – spiega Tobia Sertori, segretario regionale della Flc Cgil – dopo i trasferimenti, in Lombardia nella scuola dell’infanzia risultano ancora 630 posti liberi, nelle primarie 934, nella medie 4.017 e nelle superiori 1.852. Saranno coperti quasi tutti da supplenti anche perché le procedure concorsuali sono in grave ritardo e non garantiranno le nomine in ruolo entro il 15 settembre». Non solo, a settembre dovrebbero partire anche le immissioni in ruolo dalle graduatorie, «ma alcune sono già esaurite come scienze, matematica o italiano nella scuola media. Anche i posti messi a concorso – rincara la dose Sertori – non verranno coperti del tutto. I candidati ammessi all’orale sono di meno. Alcune percentuali di bocciature nelle prove scritte sono state anomale. Per esempio, per lingua straniera inglese, su 644 candidati hanno superato la prova scritta solo in 62. In Scienze e tecnologie delle costruzioni su 149 candidati promossi in 2. In Storia dell’arte su 252 candidati ce l’hanno fatta in 18 (7,1%). Altre discipline si attestano tra il 13% e il 20 % dei promossi». In altre classi di concorso è accaduto l’opposto in. «Qualcosa evidentemente non quadra – afferma il segretario della Flc Cgil – e così avremo chi, bocciato al concorso, ma abilitato, entrerà nella scuola come supplente annuale per coprire i numerosissimi posti non coperti dai candidati “idonei”».

In più, a breve partiranno le assunzioni di personale Ata (amministrativo tecnico e ausiliario): 2.043 i posti per 577 collaboratori, 166 amministrativi, 64 assistenti tecnici e 25 dsga (i direttori amministrativi). «Ma anche per questo settore avremo in Lombardia più di 1.200 supplenti – osserva Sertori – che, insieme ai colleghi di ruolo, contribuiranno a garantire, con la vigilanza, l’assistenza, le funzioni amministrative e contabili e la gestione dei laboratori l’offerta formativa a studentesse e studenti». Tobia Sertori punta il dito anche contro il nodo trasferimenti. «Il sistema informatico del ministero dell’Istruzione per la mobilità del personale docente non ha funzionato e le procedure dei trasferimenti sono zeppe di errori. Molti docenti si sono visti trasferire in città e regioni non richieste». Resta la via della conciliazione.

Gli uffici scolastici territoriali sono «sommersi da centinaia di richieste che, una volta appurato l’errore, determineranno il cambiamento della sede assegnata. Un effetto domino che  produrrà cambiamenti e sostituzioni di docenti anche in corso d’anno», conclude il sindacalista. Sul tema si è espresso anche l’assessore regionale all’Istruzione Valentina Aprea. «Solo nella scuola superiore – spiega – gli insegnanti interessati dalla mobilità sono circa 4.500, di cui quasi il 50% (2.000 insegnanti) provengono da fuori Regione. La mobilità straordinaria prevista dalla Buona Scuola, per il prossimo anno scolastico, si abbatterà sulle nostre scuole come uno tsunami».