Emergenze Coronavirus: meno spese nel weekend, il frigo si riempie il martedì

Come cambiano gli accessi ai supermercati da un’analisi delle carte fedeltà. Acquisti più omogenei durante la settimana, quasi dimezzati la domenica

Le code all’esterno dei supermercati sono diventate un’abitudine

Le code all’esterno dei supermercati sono diventate un’abitudine

Milano, 2 aprile 2020 - Lunedì e martedì sono diventati i giorni della spesa al supermercato. Calano le presenze al sabato, quasi dimezzate la domenica. Lo rilevano i dati dell’Osservatorio di Stocard, l’app che consente di digitalizzare le carte fedeltà della grande distribuzione organizzata e di raccoglierle nello smartphone (45 milioni di utenti nel mondo). Il confronto tra l’ultima settimana di febbraio prima dell’emergenza coronavirus e il periodo tra il 9 e il 22 marzo, già segnate dai provvedimenti che limitano gli spostamenti e fermano le attività commerciali, evidenzia una diminuzione dei picchi di spesa nel weekend e alla sera, dopo il lavoro, e una crescita durante la settimana, sopratttutto nei primi gioni: il lunedì +21%, martedì +22%, mercoledì +13, giovedì +6% e venerdì +3%. Nel weekend, al contrario, il sabato si registra il 14% in meno e la domenica una flessione del 48%.

«In Lombardia – sottolinea Valeria Santoro, country manager di Stocard Italia – si riscontra un trend analogo al resto del Paese. Notiamo, però, un lieve scostamento positivo rispetto alla media per quanto riguarda la spesa la domenica. In Lombardia infatti non è stato deciso di chiudere completamente supermercati e ipermercati nei giorni festivi, questo ha fatto sì che si mantenesse un flusso lineare anche la domenica". Dall’Osservatorio di Stocard emerge una maggiore omogeneità di acquisto. Una spesa più “spalmata“ su sei giorni, da lunedì a sabato. Anche dal punto di vista dell’orario gli accessi sono più equilibrati. Tuttavia, le differenze rispetto al periodo precedente l’emergenza sanitaria non mancano. Tra le 9 e le 10 di mattina e dal pranzo al primo pomeriggio, tra le 13 e le 15, si registrano due picchi di spesa che a febbraio non c’erano. E se tra le 17 e le 18 si conferma il momento di maggior afflusso ai supermercati, le presenze (in valore assoluto) sono inferori i rispetto a febbraio. Il sabato e la domenica la curva oraria degli acquisti riporta tendenze simili ai giorni feriali, anche se meno evidenti, con un crollo la domenica pomeriggio, meno accentuato in Lombardia.

"La grande distribuzione organizzata è stata coinvolta in pieno da questa calamità e purtroppo i cittadini non sempre si sono potuti affidare alla spesa online. L’eccessiva domanda ha creato un sovraccarico del sistema distributivo – sottolinea Santoro –. I cittadini continuano quindi a recarsi nei supermercati e per questo sarebbe necessario, dove possibile e nel rispetto dei turni di lavoro del personale, mantenere gli orari prestabiliti di apertura, per evitare un sovraffollamento in determinate fasce orarie".