Chiesa in Valmalenco, matrimonio sulla funivia più grande del mondo

Sugli impianti del Bernina sarà possibile organizzare la cerimonia o solo il ricevimento

Funivia

Funivia

Chiesa in Valmalenco, 25 giugno 2015 - Il fatidico «sì» in funivia e non in una qualunque: sulla Snow Eagle, la più grande del mondo, con le sue cabine da 160 persone. È la concreta e originale possibilità messa a punto dalla Fab, Funivie al Bernina, titolare degli impianti di Chiesa in Valmalenco.

«Le opzioni sono tantissime - spiega l’avvocato Franco Vismara, patron Fab -. All’interno della funivia possiamo fare tutto, dalla cerimonia al rinfresco. Lo spazio non manca visto che, tra tutte e due le cabine, si parla di una superficie complessiva di 72 metri quadri. Si può scegliere se fare al loro interno solo la cerimonia (anche in movimento), in tal caso tra prete, sposi e invitati, ci starebbero fino a 50 persone per cabina comodamente sedute, o solo il rinfresco, o entrambi».

Si può anche utilizzare la Snow Eagle semplicemente come mezzo di trasporto per arrivare, dopo la cerimonia, al rinfresco in quota, o sfruttarla per raggiungere la chiesetta del Palù e poi pranzare/cenare al rifugio e chi più ne ha più ne metta, basta un pizzico di inventiva.

Ci sono già dei precedenti. Due sposini che, però, al Palù, hanno scelto di organizzare solo il rinfresco. Nel caso del Eagle -wedding (o Snow-wedding), volendo, si parlerebbe di un pacchetto completo, pensato e strutturato in base ai desideri dei futuri sposi.

«Per il rinfresco - aggiunge l’avvocato - c’è la possibilità di organizzarsi con il proprio catering o di affidarsi a noi che stiamo facendo un accordo con La Brace».

I costi «non sono certo proibitivi», assicura Vismara che, in testa, ha tante altre idee per ravvivare e valorizzare la sua moderna creatura. Un’altra: trasformare la cabina della funivia in una suite privilegiata, arredata e riscaldata. «Se per il matrimonio è già tutto definito - continua- per questo secondo progetto stiamo cercando un partner o un co-sponsor lungimirante, ma non è cosa semplice». Unica clausola, se si volesse sperimentare l’ebbrezza di una notte sospesi a 2080 metri con una vista mozzafiato, dominando le Alpi, è la sveglia presto la mattina, per permettere al personale Fab di smantellare il tutto e renderlo funzionante per gli sciatori e fruitori giornalieri.